Anche quest’anno il Comune di Mira aderisce al progetto di
volontariato “72 h con le maniche in su” ideato dalla Caritas e attuato dal
gruppo “Prove di un mondo nuovo”. A Mira da giovedì sera a domenica
mattina saranno ospitati quattro gruppi di ragazzi, in tutto circa una
quarantina, provenienti da tutta la provincia di Venezia.
Si occuperanno della pulizia di parchi e giardini storici in tutto il territorio di Mira; collaboreranno anche con i ragazzi migranti ospitati a Malcontenta nella pulizia del giardino della scuola media, delle rive del canale, del parco pubblico e dell’area del cimitero condividendo attività di laboratorio e di conoscenza reciproca.
I ragazzi volontari dormiranno in parte all’auditorium della scuola media di Malcontenta e in parte alla parrocchia San Nicolò di Mira. Molte famiglie hanno aderito all’iniziativa e cucineranno pranzi e cene per loro.
“Questo – sottolinea con l’orgoglio l’assessora alle Politiche Educative e Giovanili Orietta Vanin - è un progetto molto importante al quale il Comune di Mira aderisce con convinzione da quattro anni. Si tratta di un’occasione di integrazione e di volontariato. A questi giovani dobbiamo dire grazie: si adattano con spirito di servizio e con grande disponibilità per fare lavori utili alla comunità”.
Si occuperanno della pulizia di parchi e giardini storici in tutto il territorio di Mira; collaboreranno anche con i ragazzi migranti ospitati a Malcontenta nella pulizia del giardino della scuola media, delle rive del canale, del parco pubblico e dell’area del cimitero condividendo attività di laboratorio e di conoscenza reciproca.
I ragazzi volontari dormiranno in parte all’auditorium della scuola media di Malcontenta e in parte alla parrocchia San Nicolò di Mira. Molte famiglie hanno aderito all’iniziativa e cucineranno pranzi e cene per loro.
“Questo – sottolinea con l’orgoglio l’assessora alle Politiche Educative e Giovanili Orietta Vanin - è un progetto molto importante al quale il Comune di Mira aderisce con convinzione da quattro anni. Si tratta di un’occasione di integrazione e di volontariato. A questi giovani dobbiamo dire grazie: si adattano con spirito di servizio e con grande disponibilità per fare lavori utili alla comunità”.
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