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venerdì 31 marzo 2017
APPROVATI I REGOLAMENTI SULLA PARTECIPAZIONE POPOLARE
BILANCIO PARTECIPATIVO, REFERENDUM A QUORUM ZERO E PETIZIONI IN CONSIGLIO COMUNALE: APPROVATI I REGOLAMENTI PER DARE PIU’ POTERE AI MIRESI
“La partecipazione popolare è sempre stata uno dei nostri obiettivi principali. Ora, con l’approvazione dei due regolamenti nell’ultimo consiglio comunale, possiamo dire di aver chiuso il cerchio e mantenuto la promessa”.
Con grande soddisfazione l’assessora Francesca Spolaor e il sindaco Alvise Maniero sottolineano l’importanza degli ultimi due regolamenti approvati in Consiglio: quello sul “Bilancio Partecipativo” e quello per la “Disciplina degli istituti di partecipazione popolare”.
Lo statuto del Comune di Mira infatti ora prevede stabilmente per i cittadini la possibilità di prendere parte attivamente alle scelte che riguardano la propria città. Tali strumenti di partecipazione potranno dunque essere proposti ai cittadini anche da chi governerà Mira nei prossimi anni.
Il regolamento sul “Bilancio Partecipativo” prevede che l’amministrazione metta a disposizione dei cittadini una parte di Bilancio invitando a proporre i propri progetti da realizzare: quest’anno i miresi hanno scelto di impiegare 100mila euro delle casse pubbliche per realizzare una palestra all’aperto accanto alla scuola di Marano.
Il regolamento per la “Disciplina degli istituti di partecipazione popolare” consolida invece strumenti partecipativi molto importanti quali i referendum a quorum zero, petizioni e consultazioni. Prevede inoltre che l’amministrazione renda conto in modo formale ai quesiti posti dai cittadini, presenzi in modo sistematico agli incontri pubblici di frazione e porti in Consiglio Comunale le petizioni che raggiungono le 300 firme.
“I cittadini – evidenzia il consigliere Michele Pieran – hanno ora ufficialmente degli strumenti per controllare l’amministrazione e far sentire la propria voce, decidendo anche come destinare parte delle proprie tasse. Il nostro impegno prosegue affinché i miresi siano consapevoli della forza che hanno non solo in cabina elettorale ma soprattutto nel quotidiano”.
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