Dori
replica a Maniero sul tesoretto di oltre 4 milioni che l'attuale amministrazione lascerà in eredità a chi si accingerà ad amministrare la città di Mira.
“Non voglio dire a Maniero che quei soldi risparmiati sono stati incapaci di
spenderli - replica a Maniero il candidato sindaco per il centrosinistra, Marco
Dori - Ma che avrebbero dovuto spenderli, questo sì. Per 5 anni non hanno fatto
altro che proclamare che non c’era disponibilità, e ora spuntano 4 milioni che
sarebbero potuti essere investiti subito nel ripristino delle pensiline Actv ad
esempio, tanto per dirne una. O nelle manutenzioni urgenti per le strutture
sportive, che cadono letteralmente a pezzi. Forse bisogna cambiare il punto di
vista - conclude Dori - perché anche le Amministrazioni precedenti ai 5 Stelle
hanno sempre fatto tagli al debito, tanto e quanto loro. Carpinetti, tanto per
dirne uno, aveva tagliato quasi 7 milioni. Ma lo scopo principale di un Comune
non è mettere via i soldi sotto al materasso, bensì usare bene quello che c'è
per la comunità e i cittadini. Tutta un’altra cosa”.
Lista Marco Dori Sindaco, squadra pronta alla
volata finale: "La città che vogliamo: nuova bretella a Oriago e una vera
piazza per Mira"
"Una lista giovane, scesa in campo per vincere. - ha
detto il capogruppo della Lista civica Marco Dori Sindaco, Enrico Martignon,
ieri sera a Oriago alla presentazione dei candidati in corsa per la volata
finale verso l’11 giugno - Possiamo contare sulle più svariate professionalità
ed esperienze, con noi ci sono artigiani, liberi professionisti, architetti,
psicologi, avvocati, operai, medici, commercianti”. E ciascuno vuole dare il
proprio “contributo per rendere più bella e rinnovare la nostra città”.
Ad iniziare da come si presenta: non si tratta solo di un discorso estetico, ma
anche e soprattutto di urbanistica e viabilità. Le proposte della lista vertono
principalmente sull’accogliere un desiderio che è di tutti i miresi: avere una
piazza. "Perché manca un luogo di aggregazione sicuro per i giovani, per i
residenti, ma anche perché una piazza viva, con negozi, bar, attività commerciali,
eventi, può essere un richiamo per chi viene da fuori comune”, spiegano i
candidati della civica del sindaco.
“Per la riqualificazione di Piazza Mercato i progetti ci sono già, si tratta
solo di tirarli fuori dal cassetto - ha detto Dario Frezza, architetto di
Oriago - Ma il Comune deve andare incontro ai privati per trovare i
finanziamenti, riaprire il dialogo anche con Anas e Smfr istituendo tavoli
tecnici - prosegue Frezza - Penso alla nuova viabilità, con la realizzazione
della bretella tra via Veneto e via Stazione, che permetterebbe di sgravare
Oriago Nord dal traffico, e di allontanare le auto dalle scuole e dal centro
urbano. Ma penso anche al nuovo centro di Mira nelle zone dismesse dell’ex Mira
Lanza - aggiunge - anche questo un progetto di cui si è già parlato, ma il
vantaggio sarebbe duplice: il recupero e valorizzazione dell'archeologia
industriale e la riqualificazione di un segno storico del nostro territorio, la
Seriola, l’ex acquedotto della Serenissima”. E ancora da programmare il
recupero della passerella di Oriago “i cui meccanismi d'apertura, pochi lo
sanno - conclude Frezza - prendono spunto dai brevetti di Leonardo Da Vinci”.
Un’alternativa per la piazza: “gli spazi davanti al Comune - suggerisce Alberto
Tessari, ingegnere civile - o il parco di villa Levi Morenos, anche questi
potrebbero essere utilizzati meglio”.
Chi pensa a creare una "cittadella di arti e mestieri" rilanciando le
botteghe artistiche utilizzando le strutture abbandonate “Abbiamo tante
possibilità basterebbe metterle in luce”, ha detto Katia Tonon, architetto. Chi
ha ricordato i giorni del tornado e la capacità dei miresi di fare squadra: “La
gente ha voglia di darsi da fare - ha commentato Silvia Tessari, insegnante e
giornalista - è questa la nostra forza”. E chi, come Eleonora Nalesso,
impiegata, sta già pensando a risolvere il problema della fruibilità degli
spazi, soprattutto di quelli artistici, da parte delle persone disabili. E
ancora Chiara Poppi, biologa originaria di Malcontenta punta ad ascoltare le
persone in marginalità: “perché la comunità parte da loro”, aspetto
sottolineato anche da Elena Tessari, psicologa e psicoterapeuta: “Mira ha un
capitale umano elevatissimo, da li dobbiamo ricominciare”.
“Va ricucito un rapporto costante con il territorio”, ha detto Stefano
Lorenzin. D’accordo anche Simone Lotto, artigiano del settore del legno che
vorrebbe "far rivivere i luoghi in cui sono cresciuto”. Lucio Serpani,
architetto e artista, ha aggiunto: “Le buone Amministrazioni riescono sempre a
lasciare un segno”. Nikola Savic, scrittore e cooperante sociale, ha concluso:
“Prima di tutto dobbiamo dare”.
“Ripartiamo da noi - ha detto il candidato sindaco Marco Dori - Siamo qui per
seminare bene”.
La
Coalizione Marco Dori Sindaco è formata da Pd, Lista Marco Dori Sindaco, Gente
di Mira, Noi Domani e Centro Democratico.
Era stato annunciato come uno degli appuntamenti clou della campagna elettorale, il dibattito tra candidati sindaci tenutosi lunedì 29 al teatro di Villa dei Leoni. Non fosse altro che per la grandezza e il prestigio della location. E i sei aspiranti primi cittadini di Mira non hanno tradito le attese, riservandosi qualche stilettata reciproca e un po' di fair play davanti alle associazioni convocate dall'Anffas della Riviera del Brenta. Giovani, anziani, persone con disabilità e macchina comunale dei servizi sociali sono stati i temi "statutari" dell'iniziativa, la terzultima che mette gli uni vicini agli altri i sei portabandiera delle varie liste e coalizioni. Ora si ritroveranno assieme il 5 giugno a Piazza Vecchia per parlare di agricoltura e l'8 giugno, a soli tre giorni dal voto, quando conferiranno davanti ai cittadini di Borbiago.
Ex discarica in via Teramo e capannone di
Malcontenta, il Pd replica alla Benato: “Basta guardare le carte per capire chi
sta parlando a sproposito. - commenta il consigliere uscente del Pd, Maurizio
Barberini - La candidata a sindaco per i 5 Stelle mente sapendo di mentire: è
facile farsi belli quando il lavoro l’hanno fatto gli uffici portando avanti
procedure già da tempo avviate”.
“Per via Teramo - prosegue Barberini - il campo prove che aveva portato alla
definizione del progetto definitivo di bonifica dell’area risale al 2011. La
Benato sostiene che il Comune abbia chiesto i soldi alla Regione, e fino a qui
ci siamo dato che la richiesta è partita dal consiglio comunale su ordine del
giorno sollecitato dal Pd. Ma mi spiega come mai allora questi 3 milioni siano
ancora in Regione ad attendere? Gira voce che i 5 Stelle non siano in grado di
gestire l’appalto e che per questo stiano temporeggiando”.
“Ma passiamo al discorso del capannone di Malcontenta - aggiunge Barberini -
Anche in questo caso la delibera per affidare l’incarico alla Depuracque per la
bonifica e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati, per una spesa preventiva di
oltre 200mila euro, risale al 2011. Semmai sono stati proprio i 5 Stelle a
perdere il ricorso al Tar del Veneto con il quale Autogamma ha ottenuto la
sospensiva per la bonifica del sito, costringendoci ora ad attendere l’udienza
di merito fissata al prossimo 6 dicembre. Il protocollo tra il Comune di Mira e
la provincia di Venezia "per mettere in atto adeguate misure di tutela ambientale"
risaliva addirittura al 2009. Forse la Benato - conclude Barberini - dovrebbe
informarsi meglio prima di parlare, se vuole consultare la documentazione non
ha altro che da chiedere”.
Dove non sono regole normative sono regole del buon gusto
Continuano le offerte di gadget arricchiti da pranzi, balli e tombole. Salvo scoprire che per organizzare una tombola, anche senza soldi in palio, servono autorizzazioni altrimenti si configura come gioco d'azzardo, in base al DPR 430 del 2001 che porta la firma di Silvio Berlusconi.
Inoltre, anche l'esposizione di manifesti elettorali è normata da una circolare del Prefetto. Quindi? Tombola prevista in pizzeria bloccata e manifesti ritirati. “Ricordiamo che se tutto fosse stato a norma, i carabinieri non avrebbero mai sanzionato gli organizzatori dell’evento. Che fossero in malafede o semplicemente degli sbadati poi ci è stato confermato anche da un loro candidato consigliere che è venuto prontamente a scusarsi per l’accaduto”, commenta Elisa Benato.
Ci sarebbero dei dubbi anche sull’evento dedicato agli amici a 4 zampe realizzato una settimana fa. Necessitava di comunicazione al settore veterinario dell’ASL per essere realizzato. “Sarebbe pertanto interessante sapere se era in regola o meno”.
“Vogliamo parlare anche delle “strategie” eticamente scorrette come le caramelle ai bambini fuori da scuola, il camion vela di fronte alla chiesa ed il Corriere di Mira, con un formato giornalistico molto simile a quello del Corriere della Sera e che può trarre in inganno il cittadino?” Si sta superando il limite e la gente è stanca, sostiene Benato.
“Chi si candida a governare ha il dovere di essere d'esempio per i suoi concittadini. In 5 anni abbiamo sempre lavorato rispettando le regole. Ricordiamo ancora quando a febbraio del 2013 il consigliere Paolino d’Anna gettò sospetti sulle attività di volontariato, più precisamente su MirAttiva, un’associazione che da sempre non gode di nessun tipo di finanziamento. In quella occasione, con piccoli lavori di pulizia e tinteggiatura, ha consentito l'apertura dello spazio della casetta Pro Loco e gli sportelli donna, vittime dell'amianto e antiusura, ma soprattutto ha permesso di avviare i laboratori dedicati ai minori in difficoltà.
Se davvero avessero voluto compiere delle azioni per il bene dei cittadini, in questi 5 anni avrebbero dovuto pensare un po’ di più anche loro a del sano volontariato anziché alle tombole fuori regola”.
Evidentemente per qualcuno governare è un gioco, come la tombola, ma anche i giochi hanno delle regole, se non le rispetti sei un baro,conclude la Benato.
Finanziamenti per la Romea, Dori replica a Benato: “I cittadini vogliono risposte, e per la discarica di via Teramo ancora le stiamo aspettando"
“Non capisco tutto questo nervosismo dei 5 Stelle, ho solo chiesto al ministro Delrio rassicurazioni sulla copertura finanziaria degli interventi come avrebbe fatto un qualunque cittadino preoccupato per uno dei problemi più pressanti del nostro territorio. Forse perché i soldi per la Romea sono stati messi dal Governo? Forse perché il consiglio comunale straordinario del novembre 2016 è stato chiesto dalle opposizioni? O forse ancora perché loro si sono persi dietro agli interessi di Chioggia, vedi la bretella, senza dare invece priorità alle esigenze dei miresi? All’incrocio alle Giare? Potremmo andare avanti così ancora a lungo, ma alle persone servono certezze, e le stesse certezze servono a un candidato sindaco che non vuole illudere i suoi elettori.
Dunque ai 5 Stelle - continua il candidato sindaco sostenuto dalla Coalizione formata da Pd, Lista Marco Dori Sindaco, Gente di Mira, Noi Domani e Centro Democratico - posso dire che il fatto che io abbia incontrato Delrio è nell’interesse di tutti perché alle persone interessano le risposte. Ad esempio - conclude Dori - come mai non sono altrettanto veloci, i 5 Stelle, a dare quantomeno un riscontro sulla faccenda dell’ex discarica in via Teramo? I soldi, 3 milioni di euro, sono pronti e la Regione attende che il Comune si faccia vivo, i giorni continuano a passare ma su quel fronte tutto tace. E’ proprio così importante stabilire col misurino di chi sono i meriti per la Romea?”
“Un percorso
tracciato da Maniero, dov’è stato Dori finora?”
“Sulla Romea Marco Dori si appropria di meriti non suoi”,
commenta Elisa Benato.
Elisa Benato ricorda gli sforzi fatti dall'amministrazione 5
stelle in questi cinque anni per la messa in sicurezza della Romea.
“Per prima cosa si è opposta in tutte le maniere alla
costruzione della Romea commerciale ed è stata capofila nel presentare un
progetto di messa in sicurezza della strada statale con opere di mitigazione insieme
aI ComunI di Campagna Lupia e Codevigo”.
Alvise Maniero dichiara: “é stato istituito un tavolo di confronto con
ANAS che ha portato alla convocazione di un Consiglio Straordinario, svoltosi
il 10/11/2016, per la definizione degli interventi e la calendarizzazione di
incontri pubblici per illustrare alla cittadinanza lo stato d’avanzamento dei
progetti. Nello stesso ordine del giorno è stata avanzata la richiesta di
mettere delle limitazioni al transito dei mezzi pesanti lungo la strada statale
Romea, chiedendo alla Regione del Veneto di potenziare il trasporto pubblico
locale. Lo stesso documento è stato inviato anche a Governo e
Prefettura”.
Nei mesi di dicembre e gennaio sono stati inviati ad Anas i
rilievi dei sotto servizi e le quote altimetriche per valutare la fattibilità
dei sottopassaggi, considerati fondamentali dall’amministrazione Maniero.
“Sono stati chiesti dei piccoli ma urgenti interventi che
puntano a ridurre gli eccessi di velocità agli incroci e alla realizzazione di
passaggi pedonali, che vengono tuttavia considerati pericolosi. Per questo rinnoviamo il nostro appello
all’Anas di informare la cittadinanza con urgenza di cosa intende fare e con
quali tempi”.
“A livello nazionale, la nostra Deputata Arianna Spessotto ha
proposto una mozione che impegni il Governo a mettere in atto tutti gli
interventi necessari per la riqualificazione della Romea.
Spero che il Ministro Delrio, oltre a garantire le coperture
finanziarie per le opere necessarie, si attivi in tempi brevi per risolvere
quest’annosa problematica”.
Intanto però, ne parla da quasi due anni ma di lavori ancora
non si è visto nulla. Anche a Chioggia il Ministro Delrio è andato a far
promesse ad un mese dalla campagna elettorale per poi dileguarsi al termine
delle elezioni, nonostante i continui inviti da parte nostra. “Ne è a
conoscenza Marco Dori?”, conclude Benato.
I carabinieri della tenenza di Mira sono intervenuti martedì sera in via
Marmolada a Mira su richiesta di una donna,preoccupata perché il marito
ubriaco la minacciava, marito e moglie sono cittadini romeni. I
militari giunti sul posto sono entrati nell'abitazione e hanno cercato
di tranquillizzare l’uomo, ma alla vista dei militari il marito si è
scagliato contro di loro, ne è nata una colluttazione dove alla fine
l’uomo è stato neutralizzato e portato in caserma.Leggere contusioni per
i militari, con prognosi di 3 e 2 giorni. L'uomo è stato quindi
arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni ed è stato
trattenuto nella camera di sicurezza della caserma in attesa del
processo per direttissima previsto per il giorno successivo.
Il Centro Diurno per Persone con Disabilità "Medoacus di Mira della Ulss 3 propone per mercoledì 24 maggio il suo quinto spettacolo: “Il Mondo dei Buffi”. La “compagnia teatrale” Medoacus andrà in scena con diciannove attori: quindici persone con disabilità (delle quali dieci al primo debutto!) più quattro volontari. Canovaccio, regia, scenografie e costumi sono stati ideati e realizzati interamente dall’équipe del Centro Diurno. L’idea del canovaccio come sempre nasce dall’osservazione dei protagonisti attori, delle loro caratteristiche, delle loro capacità espressive: non si rappresenta un pezzo d’autore, ma una traccia, un tema dove i ragazzi/attori si esprimono, si rappresentano, si propongono al meglio. Ognuno ha il suo personaggio, non è sostituibile in quanto il personaggio stesso nasce da lui e attraverso di lui si esprime! L’esperienza del teatro all’interno del Centro inizia nel 1994 e da un primo approccio che proponeva il tema della fantasia “Bolle di Sapone” (1996), si è poi passati al tema surreale del sogno “Sogno o… Son desto?” (1999). L’esperienza si amplifica con un terzo spettacolo “Carte o Cartacce” (2004) ed il messaggio rivolto al pubblico questa volta è più impegnativo: l’accettazione della diversità, l’accoglienza, la disponibilità a mettersi in gioco con gli interlocutori che incontriamo nella nostra vita, senza esclusioni o emarginazioni. Segue “E’ ora Vittorino” (2009) con il quale si propone il tema del trascorrere del tempo e della morte. Lo spettacolo del 24 maggio propone intenzionalmente un riferimento al “Mondo dei Puffi” (fumetto creato da Pierre Culliford) e sono infatti innegabili le similitudini tra i Puffi e gli attori: la dimensione giocosa e spontanea, la bassa statura, le personalità (il narcisista, la smorfiosa, il falegname…). Il passaggio dal “Mondo dei Puffi” al “Mondo dei Buffi” (quest’ultimo è il titolo dello spettacolo) è in un mondo dove ognuno interpreta e soprattutto esprime se stesso, un mondo, quello del Centro Diurno Medoacus, dove tutti sono particolari e speciali. E si torna anche alla realtà del mondo in generale, dove ognuno è unico e particolare, dove ognuno è irripetibile e irrinunciabile, perché includendo tutti, ognuno ne guadagna. Si evidenzia che con il progetto di animazione teatrale promosso dal Centro di Mira si desidera avvicinare il territorio per poter creare delle occasioni di confronto e di scambio con diversi interlocutori, per integrare la realtà del "diversamente abile" con la realtà del "normodotato”, per promuovere la sensibilità nei confronti di soggetti che non sono solo portatori di disabilità, ma che sono anche e soprattutto persone ricche di capacità umane. Il calendario de “Il Mondo dei Buffi”: mercoledì 24 maggio c/o Teatro Villa dei Leoni a Mira alle ore 10.30 per il pubblico degli alunni della Scuola Primaria “U. Foscolo” di Mira (Patrocinato dal Comune di Mira), mentre
mercoledì 24 maggio c/o Teatro Villa dei Leoni a Mira (Riviera S. Trentin, 5) alle ore 21 per il pubblico cittadino (con il patrocinio del Comune di Mira). Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Il comitato Brenta Sicuro, in vista delle prossime elezioni a Mira, ha incontrato i candidati sindaci, Lavinia Vivian, Antonella Trevisan, Roberto Marcato, Marco Dori, Elisa Benato.
Il comitato ha condiviso, con ogni candidato, le tematiche del rispetto dell’ambiente (attraverso i documenti creati dal comitato riguardanti il contrasto all’abbandono dei rifiuti), le attività con le scuole per educare i ragazzi al rispetto del territorio ed in particolar modo dei corsi d’acqua) alla manutenzioni dei fiumi oltre che della progettazione dell’idrovia Padova-mare.
Si è anche svolto con tutti i candidati il “rituale della consegna del cappellino contenente lo slogan-invito “AMIAMO IL NOSTRO TERRITORIO” Solo con Marco Dori non è avvenuta la consegna ma è stata spostata ad un prossimo momento di approfondimento, proposto dal candidato, del percorso progettuale dell’idrovia. Intento, secondo il portavoce del comitato, estremamente positivo per contribuire alla corretta informazione e tentare di fare chiarezza su quest’importante opera. La netta, e condivisa, sensazione e che dell'idrovia, del progetto e delle sue molteplici funzioni, si sappia molto poco.
Concludendo il portavoce del comitato ha dichiarato che tutti gli incontri hanno avuto il positivo effetto di creare un aperto e franco dialogo (seppure da posizioni, a volte, diverse), con i candidati sui temi ambientali perseguiti dal comitato.
Fumo nero dal cogeneratore alle Giare. Il Pd: “Il Comune non ha mai convocato l’Arpav. Maniero dov'è?"
"Il fumo nero continua ad uscire dal cogeneratore alle Giare e il Comune, nonostante tutte le proteste, ancora non si decide a convocare l’Arpav per le rilevazioni - denuncia Giuseppe Agnoletto, coordinatore Pd Gambarare/Piazza Vecchia - I residenti sono disperati, quando il vento viene dal mare ci ritroviamo tutti con nuvole di smog dentro casa. Per non parlare del rumore insopportabile, soprattutto di notte - continua Agnoletto - Non possiamo nemmeno goderci una serata all’aperto, impossibile stare fuori. E in tutto questo Maniero dov’è? Lui e la sua Amministrazione sono completamente assenti”.
Il Pd da tempo sollecita il Comune a prendere gli opportuni provvedimenti: “Non hanno mai mosso un dito - commenta ancora Agnoletto - eppure i presupposti per far chiudere l’impianto ci sono tutti. Dove sono i permessi? L’abbiamo chiesto all’assessore Sanginiti, più e più volte, ma non abbiamo mai avuto risposta”. Anche Morena Muraro, candidata Pd che sostiene Marco Dori sindaco commenta: “Guarda caso a tre settimane dal voto spunta fuori dal cilindro il provvedimento per liberare le Terre Rosse. Quello che Brugnaro però non viene certo a raccontarci è che questo progetto era stato avviato ancora con la Provincia, prima della creazione della Città Metropolitana. Quindi dobbiamo solo ringraziare gli ex dirigenti della Provincia e la Regione, non certo lui. Questa operazione, con tanto di video su Facebook della Trevisan - conclude Muraro - ha tutto sapore di una propaganda elettorale per sbandierare fantomatiche collaborazioni con la Città Metropolitana”.
“La risoluzione del deposito di pirite? Si vedrà! È stato fatto un importante passo per la risoluzione di un disastro ambientale e riteniamo che sia un atto dovuto soprattutto da parte di chi l'ha causato”. Elisa Benato, candidata Sindaco del Movimento 5 Stelle per il Comune di Mira interviene sulla questione delle “terre rosse” miresi. “Ricordiamo che questa annosa problematica, che ormai ci accompagna dagli anni ’70, la stanno pagando in primis la città di Mira ed i suoi cittadini. Il Sindaco della Città Metropolitana Brugnaro, insediato da poco più di un anno, non faccia campagna elettorale sulla pelle degli altri comuni e soprattutto su un simile disastro. è inaccettabile e vergognoso perché la procedura del graduale svuotamento del sito, grazie alla cessazione di qualifica di rifiuto, è frutto del lavoro di diversi anni dove il comune di Mira ha sempre dovuto rimboccarsi le maniche e rispondere in prima linea, anche con risorse proprie”. “Si tratta di soldi dei cittadini, sottratti ai cittadini stessi e che si sarebbero potuti usare per ben altri scopi, dalla manutenzione stradale, ai servizi dedicati al sociale”, risponde Benato. La candidata pentastellata ricorda che il compito di Brugnaro sia quello di governare l'intera comunità metropolitana e non di appoggiare il candidato sindaco di turno di una coalizione che a lui fa capo. I ruoli previsti sono altri. “Non é sufficiente risiedere in un comune, bisogna essere parte della comunità che lo compone. Dov’era in questi anni la signora Trevisan mentre i suoi concittadini si occupavano di tutelare l'ambiente in cui anche lei vive? Noi non offriamo crocchette ai cani nei parchi, ma soluzioni libere da condizionamenti perché non accettiamo sponsorizzazioni né stringiamo accordi per raccogliere voti. Questa é la nostra forza”, conclude Benato Alvise Maniero vuole inoltre ricordare che lottando per la bonifica dell’area inquinata, questa amministrazione ha recuperato dal privato proprietario della discarica 245mila euro.
245mila euro tornano così dagli inquinatori ai cittadini.
Non sono mancati i battibecchi tra i candidati sindaci, martedì sera nel burchiello allestito da Ascom. Ma al netto di qualche scaramuccia sui conti di Veritas e della raccolta rifiuti porta a porta (protagonisti Roberto Marcato e la grillina Elisa Benato), oltre a un fuoco di fila che ha stigmatizzato il ruolo del sindaco metropolitano Brugnaro nel sostegno alla psicologa Antonella Trevisan, i sei alfieri delle coalizioni che si affronteranno l'11 giugno sono rimasti nei binari prefissati, ovvero fornire indicazioni alla platea di commercianti, imprenditori, artigiani, operatori turistici convocati dalle associazioni di categoria per capirne di più riguardo i programmi e le intenzioni.
Cinque i quesiti, moderati dalla giornalista del Gazzettino Luisa Giantin: il ruolo del commerciante, come “premiare” i presìdi, quali parcheggi cambiare, come sviluppare nuovo e diverso turismo, la considerazione del naviglio solcato dallo stesso burchiello. Per circa due ore Lavinia Vivian (Mira in Comune), Paolo Pizzolato (Prima il Veneto), Antonella Trevisan (centrodestre), Marco Dori (centrosinistra e civiche), Elisa Benato (MoVimento 5 Stelle) e Roberto Marcato (Mira siamo noi) si sono divisi il microfono con tempi contingentati e tutto sommato rispettati dalla disciplina di ciascuno.
Se la Vivian, giovane portabandiera dei comitati ambientalisti, rivendica l'opposizione alle grandi opere (Romea commerciale, camionabile, polo logistico di Dogaletto) oltre che la preferenza per la piccola conduzione familiare in luogo della grande distribuzione. La stessa annuncia soluzioni innovative per il turismo: dalla Film Commission alle residenze artistiche, dalla compartecipazione per gli eventi alle reti tra produttori e consumatori in filiera cortissima.
Dal canto suo Dori non fa mistero di essere egli stesso cresciuto nel settore (la famiglia gestisce l'hotel ristorante Vettore) e di maneggiarne le materie: «Ho appena ricevuto tre prenotazioni al mio albergo via Whatsapp, oggi le cose avvengono così». Dori rilancia con i mini-ricicli virtuosi, la cui raccolta potrebbe regalare buoni-spesa da consumare nei negozi cittadini, e l'educazione al commercio di vicinato, nonché il welfare del commercio: una piattaforma che permette di defiscalizzare alcuni servizi e distribuirli fra le botteghe del territorio. Marcato, che sindaco di Mira è già stato fino al 2007, punta alla valorizzazione del Ciset e a modificare la segnaletica turistica oltre agli infopoint, biglietti unici per il trasporto pubblico di modo da rendere accessibili i costi, manifestazioni gastronomiche e musicali in gemellaggio con i mondiali di sci di Cortina, la grandeur del naviglio immaginato come la Senna parigina.
Elisa Benato ha il compito di difendere anche l'operato dell'amministrazione uscente a guida Cinque Stelle oltre che della Pro Loco, e rilancia la propria visione d'impresa: «Chi la gestisce è un eroe dei nostri tempi, per le difficoltà locali e globali che gli impongono di inventarsi qualcosa ogni giorno, quando alza la saracinesca. Le grandi civiltà sono nate attorno a un fiume (come il Brenta) per facilitare i commerci. Che -secondo Costituzione- hanno una funzione sociale, creano comunità». Paolo Pizzolato, dallo stile diretto e colloquiale, mostra solida conoscenza soprattutto delle frazioni e di chi le abita: già a capo di Veneto Agricoltura, l'esponente autonomista si rivolge ai singoli avventori, ricordando come le scelte sbagliate sui parcheggi hanno condizionato gli spostamenti delle aziende, soprattutto da Mira Porte e a Piazza Vecchia, «dove la piazza è completamente distrutta». Pizzolato si è detto contrario ai dischi orari per i parcheggi antistanti i negozi del centro.
Infine la fucsia Trevisan, impostata attorno alla parola “fare”, che vede nelle grandi manifestazioni il futuro del turismo a Mira: le ville, il festival della Riviera, i ristoranti, le mostre sono parte di quel potenziale inespresso e che -secondo l'esponente del centrodestra, che evoca Marco Polo- può essere portata in dote alla Regione e alla città metropolitana in cambio dei dovuti servizi (l'Orchestra della Fenice gratis a Mira?). Dopo la foto di rito, i candidati sindaci si ritroveranno venerdì 19 maggio per rispondere alle esigenze della società municipalizzata SeRiMi, poi ulteriori match il 24 maggio alla palestra San Pio X con le parrocchie del Vicariato di Gambarare e una settimana dopo sotto il loro focus sarà la frazione di Borbiago.
Mercoledì 10 maggio
alle ore 11 presso la Sala Consiliare del municipio è in programma la cerimonia
ufficiale per la consegna della cittadinanza onoraria al Reggimento dei
Lagunari "Serenissima". La cerimonia sarà preceduta dal rito
dell’alzabandiera nel piazzale antistante il municipio.
A distanza di quasi una settimana dal dibattito fra i candidati sindaci svoltosi a Oriago, la lista Mira in Comune ritorna sulla questione delle spese elettorali, attaccando frontalmente i fucsia di Antonella Trevisan. Era stata infatti una domanda di Paolo della Rocca, candidato consigliere per MiC, a scatenare il tema, mettendo in difficoltà l'esponente scelta da Brugnaro: mentre altri avevano esposto l'ammontare del proprio budget già speso al momento (800 euro di autofinanziamento la Benato, 524 euro Dori) o avevano annunciato un preventivo -5mila euro complessivi fino al termine della campagna, sempre autofinanziati, per Lavinia Vivian- la Trevisan aveva cercato di svicolare annunciando eventi e ammettendo che sì, la campagna delle destre non sarà «francescana», per citare un aggettivo caro a Marco Dori. Scrive così Mira in Comune, in una nota che fa il verso all'attualità francese: "A Mira, Brugnaròn e Le Pen vanno a braccetto. E non badano a spese: fra l'apertura di sedi sgargianti come fossero negozi di detersivi in ogni frazione e i cartelli murali 6x3, i braccialetti distribuiti anche fuori dalle scuole elementari (vergogna!) e chissà quali e quante altre future iniziative glamour, nessuno crede che da costoro non verranno superati i 25mila euro di tetto massimo alle spese elettorali previsto dalla legge". Mira in Comune definisce lo sperpero elettorale "quasi un insulto alle tante miresi e ai tanti miresi che non arrivano alla fine del mese, in tempi in cui alla politica si chiede sobrietà". La lista ambientalista e dei comitati comunica che "non smetterà di denunciare quanto sta accadendo", convinta che "una campagna elettorale così fragorosa serva in realtà a nascondere il vuoto di contenuti e la storica afasia delle destre miresi, dopando la competizione" in stile Brugnaro, già alla terza campagna milionaria dopo Venezia e Chioggia. Dopo un inizio sonnolento si può dire che le schermaglie elettorali a Mira stanno salendo di tono.
Erano quasi le ore 21 e la sala polifunzionale della biblioteca di Oriago non accennava a svuotarsi delle presenze in sovrannumero, che per i dettami burocratici della sicurezza impedivano il sereno svolgersi del primo dibattito pubblico tra i sei candidati a sindaco di Mira. Esaurite in un lampo le cento poltrone della platea e tappezzate le pareti con un'altra cinquantina di spettatori se non più, sostava ai margini della porta un numero imprecisato di persone che voleva partecipare e gustarsi l'evento. A poco sono servite le raccomandazioni degli organizzatori -le associazioni oriaghesi con Daniele Biasion e il moderatore Davide Meggiato- e addirittura le minacce di forfait: hanno vinto coloro che volevano ascoltare i candidati, e l'incontro è cominciato con ritardo ma senza accusare ulteriori stop. Le finestre chiuse hanno fatto il resto, trasformando la sala in una sauna estenuante.
Cinque le domande standard per tutti, più un'autopresentazione e l'appello finale al voto. Ai sei in lizza veniva chiesta una priorità assoluta per la frazione e i tempi certi della sua realizzazione: se l'ex sindaco Roberto Marcato punta su un riassetto complessivo della viabilità e del traffico, la candidata del MoVimento 5 Stelle Elisa Benato parla del sociale e della ludopatia, che mette a rischio anche le giovani generazioni, citando quanto già realizzato dalla uscente giunta Maniero. Un nuovo ponte per sgravare Oriago sud è la bandiera di Marco Dori (PD, lista Baldan, lista Zaccarin, civiche), al quale aggiunge un sottopassaggio ciclopedonale nella zona di via Cadore e via Lomellina. Dal canto suo Paolo Pizzolato di "Prima il Veneto" affonda nel concetto di paura e nel bisogno di sicurezza domestica, ma è la giovane Lavinia Vivian di "Mira in Comune" l'unica a fornire una data -due anni- e una cifra (130mila euro di spesa) per il suo progetto di sicurezza idraulica che passa dall'escavo dei fossi Bosco e Calleselle di modo da non fare più allagare la zona di via Sabbiona e in generale la parte meridionale di Oriago.
Come logico aspettarsi, data l'estrazione dei promotori, le questioni vertono attorno all'associazionismo, allo sport, al senso di comunità e ai progetti intergenerazionali per continuare a far vivere Oriago alle persone: una tensostruttura al Forte Poerio è l'asso nella manica di Marcato, Mira capitale italiana della cultura è ciò che si ripromette di fare Dori, riaprire il Planetarium è nei piani di Pizzolato, che vorrebbe detassare i turisti che alloggiano nel territorio comunale. Tutti o quasi si dicono d'accordo col trasferimento del distretto sanitario nell'ex campo da rugby, e tutti contestano il modo in cui viene effettuato il servizio di asporto rifiuti porta a porta: Vivian chiede più informazione, consapevolezza e responsabilità, Marcato e Pizzolato si richiamano alla geografia variabile per la reintroduzione dei cassonetti "a calotta" (con chiave) per il verde, così lo stesso Dori, che vuole estendere la pratica anche all'umido.
Le domande dal pubblico sono state tante e avrebbero voluto essere ancora di più: l'assistenza sociale -"trascurata" nelle premesse- reclama il suo spazio, il candidato di "Prima il Veneto" ricorda i due morti in indigenza di un paio d'anni fa e dice che la giunta deve uscire dal municipio per andare di persona nelle frazioni, mentre la portabandiera di "Mira in Comune" tiene vicina a sè sul palco la sedia di "Posto Occupato" in memoria delle vittime di femminicidio. Una puntata dal sapore vagamente maoista per Dori, che chiederà ai suoi assessori («scelti a km zero») di dedicarsi per quattro giorni al mese ad attività di volontariato.
Ma è sulle spese elettorali che scoppia la bagarre: tra chi ancora non ha predisposto un budget -Marcato, in pensione da ieri- a chi sta rendicontando le uscite giorno dopo giorno, come Dori (524 euro finora) e Pizzolato (500), al M5S che prevede soli 800 euro di spese totali o la Vivian il cui bilancio conclusivo ne dichiarerà 5mila, frutto di autofinanziamento di lista. Antonella Trevisan invece, la candidata di Brugnaro e di tutte le destre, dichiara candidamente che la sua campagna non sarà "francescana", e che spenderà il massimo consentito dalla legge elettorale, fissato in 25mila euro. Rumori in sala, gli spettatori residui e resistenti si muniscono di bottigliette d'acqua al distributore automatico, dopo gli appelli il dibattito scema e gli staff vanno a congratularsi coi rispettivi candidati in attesa dei prossimi appuntamenti: martedì 16 i sei aspiranti sindaci saranno ospiti del burchiello di Ascom, mentre il 24 maggio passeranno il vaglio solidaristico delle parrocchie afferenti al Vicariato di Gambarare. La campagna è appena cominciata e già non mancano attacchi e posizionamenti.