Il 6 dicembre a Mira si festeggia S.Nicolò santo patrono,ecco alcuni cenni storici:
Il culto per San Nicolò risale all’XI
secolo, quando fu trasportato il corpo del Santo da Myra, una città della
Turchia, a Bari. L’impresa fu voluta dal priore Corbelli, originario da Cazoxana,
nome con cui era identificato all’epoca il territorio di Mira.
Il primo edificio dedicato al santo risaliva al XII secolo, ed era situato all’incirca fra via Molinella e Cà Albrizzi, ma di questa costruzione purtroppo ci sono giunti solo pochi documenti.
Il culto per il santo rimase sempre vivo e nel XV secolo Benedetto Corbelli, ricco Padovano, probabile discendente del primo Corbelli, fece erigere, con il consenso di Papa Innocenzo VIII, un nuovo edificio nella zona fra Mira Taglio e Mira Porte in ricordo dell’antica costruzione ormai distrutta dalle guerre. A commemorare la benedizione della prima pietra vi è una lapide collocata nella parte sinistra della facciata.
La chiesa prese il titolo di “parrocchiale” e fu sottoposta alla pieve di Borbiago con la giurisdizione della famiglia Corbelli. Il primo parroco ad esercitare la propria fede fu Antonio Rossetto.
L’attuale costruzione si presenta molto diversa rispetto all’origine: l’edificio quattrocentesco presentava una facciata romanica con il protiro e il campanile incorporato nell’abside. Nel ‘600 la chiesa fu ampliata, furono aggiunte le due navate e realizzata una nuova abside. Nell’800 fu costruita la nuova facciata con elementi stilistici neorinascimentali. Il piccolo campanile fu sostituito da una nuova costruzione più alta e distaccata. Le variazioni maggiori furono apportate all’interno, soprattutto dalla seconda metà del ‘900, con la sistemazione degli altari, la sostituzione dell’antico organo e la chiusura di alcune porte. Durante il ‘900 si decise di demolire nuovamente il campanile, dichiarato pericolante, e di costruirne uno nuovo, inaugurato nel 1939.
Il primo edificio dedicato al santo risaliva al XII secolo, ed era situato all’incirca fra via Molinella e Cà Albrizzi, ma di questa costruzione purtroppo ci sono giunti solo pochi documenti.
Il culto per il santo rimase sempre vivo e nel XV secolo Benedetto Corbelli, ricco Padovano, probabile discendente del primo Corbelli, fece erigere, con il consenso di Papa Innocenzo VIII, un nuovo edificio nella zona fra Mira Taglio e Mira Porte in ricordo dell’antica costruzione ormai distrutta dalle guerre. A commemorare la benedizione della prima pietra vi è una lapide collocata nella parte sinistra della facciata.
La chiesa prese il titolo di “parrocchiale” e fu sottoposta alla pieve di Borbiago con la giurisdizione della famiglia Corbelli. Il primo parroco ad esercitare la propria fede fu Antonio Rossetto.
L’attuale costruzione si presenta molto diversa rispetto all’origine: l’edificio quattrocentesco presentava una facciata romanica con il protiro e il campanile incorporato nell’abside. Nel ‘600 la chiesa fu ampliata, furono aggiunte le due navate e realizzata una nuova abside. Nell’800 fu costruita la nuova facciata con elementi stilistici neorinascimentali. Il piccolo campanile fu sostituito da una nuova costruzione più alta e distaccata. Le variazioni maggiori furono apportate all’interno, soprattutto dalla seconda metà del ‘900, con la sistemazione degli altari, la sostituzione dell’antico organo e la chiusura di alcune porte. Durante il ‘900 si decise di demolire nuovamente il campanile, dichiarato pericolante, e di costruirne uno nuovo, inaugurato nel 1939.
Nessun commento:
Posta un commento