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martedì 6 febbraio 2018
IN GASTROENTEROLOGIA A DOLO UN AMBULATORIO DEDICATO ALLE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI
Vengono seguiti più di 500 pazienti all’anno con un incremento negli ultimi tre anni pari al 10 per cento: parliamo dell’Ambulatorio dedicato alla malattie infiammatorie croniche intestinali che è ubicato all’interno del Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’Ospedale di Dolo. Un Ambulatorio che è stato attivato nel 2008, ma che negli ultimi anni è cresciuto professionalmente tanto da offrire, ai cittadini che vi si rivolgono, un percorso completo che va dalla prima diagnosi alla presa in carico e cura con la somministrazione di terapie farmacologiche di secondo e terzo livello (farmaci biologici e leucocitoaferesi) e interventi di chirurgia, a seconda dei casi anche di tipo mininvasivo.
Le malattie infiammatorie croniche intestinali sono patologie che compromettono l’intestino e la sua corretta funzionalità, tanto che possono essere debilitanti causando anche complicanze extraintestinali. Le più importanti sono la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. “I sintomi – ha spiegato la Referente dell’Ambulatorio, la dottoressa Vincenza Di Leo - sono generalmente forti dolori addominali, che diventano sempre più frequenti, accompagnati da dissenteria. Tutto ciò non solo provoca un peggioramento della qualità della vita di chi ne sta soffrendo, ma se non diagnosticata opportunamente, la malattia, può degenerare trasformandosi dopo diverso tempo anche in una forma tumorale”.
Nel 20% dei casi di chi soffre di questa malattia c’è la componente della cosiddetta “familiarità”, ma la prevenzione può essere comunque e sempre un valido alleato: “Consigliamo sempre dieta varia, limitando il consumo delle carni rosse”, ha aggiunto la dottoressa Di Leo.
“I buoni risultati – ha continuato il Responsabile del Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, il dottor Renato Marin – li otteniamo grazie al lavoro che svolgiamo in maniera multidisciplinare. Questo Servizio, infatti, condivide i casi più complessi con le diverse specialità (ad esempio la Medicina Interna, la Reumatologia, la Dermatologia, la Radiologia, il Laboratorio di Analisi, il Centro Trasfusionale, la Chirurgia, ecc.). L’Endoscopia permette una diagnostica di primo livello, che possiamo integrare con l'Ecografia per le anse intestinali con la TAC e con l'enterorisonanza”. “Se il paziente – ha aggiunto il dottor Marin – viene candidato per un intervento chirurgico, ci si confronta tra specialisti per scegliere il trattamento più adatto che può essere una resezione parziale dell’intestino come un intervento più demolitivo”.
“Le professionalità che si confrontano – ha detto il Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben – il lavoro di squadra, rappresentano gli strumenti più importanti per offrire e garantire, a chi si rivolge a noi, una buona sanità. Andiamo in questa direzione: prendere per mano la persona malata e accompagnarla in tutto il suo percorso diagnostico e terapeutico”
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