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mercoledì 11 aprile 2018
MARTA MARCATO (MIRA SIAMO NOI): "MINORANZE ZITTITE, PRONTA A UN ESPOSTO IN PREFETTURA"
«Noi minoranze veniamo zittite in consiglio comunale e intanto la maggioranza si prende i meriti delle nostre segnalazioni». Marta Marcato, capogruppo di Mira Siamo Noi, punta il dito ancora una volta sulla scorrettezza della giunta Dori e valuta di inviare un esposto al Prefetto: «Il regolamento del consiglio, e soprattutto i diritti delle minoranze quindi dei
cittadini, sono calpestati da questa maggioranza». La consigliera ricorda che «tre mesi senza nessuna convocazione del consiglio comunale hanno causato un accumulo di interpellanze, mozioni e ordini del giorno. Ho chiesto -assieme ad altri otto consiglieri di minoranza- la convocazione di un consiglio straordinario, in base all’articolo 18 del regolamento, che recita testualmente: “È convocato in seduta straordinaria quando sia chiesto dal sindaco o da almeno un quinto (quindi ne bastavano cinque) dei consiglieri comunali. In tal caso il presidente è tenuto a riunire il consiglio entro venti giorni dal ricevimento della richiesta”. Quindi non “può”, deve! Ma la richiesta è stata respinta dal presidente del consiglio Giorgio Zapparoli, che ha abbozzato scuse irreali, arrampicandosi sugli specchi». È solo uno degli atteggiamenti adottati dalla maggioranza per zittire le voci critiche: «Effettivamente – conferma Marcato - nell’ora e mezza prevista per le interpellanze in ogni consiglio viene calcolato anche il tempo delle sospensioni. Cosicché, se al primo punto viene chiesta una sospensione e la si fa durare, come è già successo, per quasi tutta l’ora e mezza, viene negato il diritto a ricevere delle risposte». Al danno si aggiunge anche la beffa: «Parte delle rimostranze presentate dalle opposizioni attraverso interpellanze e interrogazioni restano appunto ferme per mesi e mesi. Ma la giunta le fa proprie ad arte, e va a risolvere alcune delle situazioni segnalate senza che se ne sia parlato in consiglio, prendendosene tutti i meriti: ad esempio dotare i parchi pubblici di cestini per le deiezioni dei cani o la sistemazione di Forte Poerio. Su Mira – conclude Marcato – è calata una cappa di silenzio, con una maggioranza che va avanti con superbia e sgarberie, negando la partecipazione a chi, costruttivamente, sta cercando di lavorare per il bene del Comune».
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