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venerdì 20 maggio 2022
AL DIBATTITO ALL'INCONTRO CON COLDIRETTI IL SINDACO MARCO DORI HA RELAZIONATO LE AZIONI DELL'AMMINISTRAZIONE
Al dibattito tra candidati sindaci di ieri sera a Borbiago, organizzato dalla Coldiretti e avente a tema le politiche agricole del Comune, il sindaco Marco Dori ha ricordata che ad Oriago sud la presente amministrazione ha scavato il fosso Bosco e il fosso Calleselle, importanti anche per questioni idrauliche.
Non è facile mettersi d’accordo tra vicini, l'amministrazione ha strumenti di convincimento. Un mese fa, durante un sopralluogo, è apparso chiaro che occorre incontrarsi di persona in loco per poter trovare un accordo: «Abbiamo coinvolto il Consorzio di Bonifica, dove rappresento i Comuni del Veneziano. Dove possiamo arrivare, ci impegniamo ad arrivarci».
Gli infestanti, come le nutrie e altri roditori, provocano danni idrogeologici alle scarpate, alla sicurezza stradale. L’amministrazione – continua il sindaco in carica – si è mossa contro le cimici asiatiche e abbiamo derattizzato, così come ha allontanato i colombi dal centro storico: 500 esemplari catturati in un mese.
«Bene fa il segretario di Coldiretti, Michele Terrin, a dire degli ottimi riscontri per il mercato del contadino», prosegue Dori: «Si tratta di un fiore all’occhiello per la comunità, un luogo di aggregazione anche per chi viene da fuori. Nell'inverno 2020 sono stato il primo sindaco a contingentarlo con transenne, per consentire al mercato di lavorare. Quando siamo entrati in amministrazione nel 2017 mancavano gli standard. Se chi lavora al mercato contadino chiede di spostarlo in riviera Trentin si valuta, idem per aprirne un altro: ci sono le condizioni, siamo a favore. Mancano parcheggj? Ci sono 120 posti dietro il Municipio...».
"Contadino" peraltro è una parola da libro Cuore, Marco Dori -ancora giovane e moderno- parla di imprenditore agricolo. Come i giovani che stanno avvicinandosi al mestiere utilizzando le nuove tecnologie scientifiche. «Dove mi hanno chiamato – dice il primo cittadino - là sono sempre andato a vedere coi miei occhi. I pannelli fotovoltaici stanno benissimo sopra tetti e fabbricati, non a terra, consumando suolo agricolo. L'energia è il tema del momento: cinque anni fa il problema era il biogas. Il vero problema di oggi è la siccità, le specie animali sono spinte qui dal cambiamento climatico».
La manutenzione del verde è una croce per il Comune: la giunta in carica ha ereditato un appalto che, se avesse potuto, avrebbe gettato a mare. C’erano pochi soldi, 160mila euro: «Abbiamo inserito a bilancio 450mila euro – specifica Dori - non tutti nell'appalto. A questi bandi, differenziati ad esempio tra quello al Consorzio per tagliare le seriole e quello per i cigli, potevano partecipare anche le associazioni temporanee d'impresa, non c’era la clausola sociale. Il Piano Neve è stato redatto con gli agricoltori del posto. Se c’è da riconoscere il lavoro di altri, lo faccio: questo sono io. Efficacia, tempestività, vicinanza: lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, anche per l'agricoltura di Mira e del territorio», conclude il sindaco.
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