Maniero, 31 anni, non si era ripresentato al giudizio degli elettori miresi dopo la prima sindacatura, lasciando intendere -nonostante le sue smentite- che per la regola dei due mandati interna al M5S il secondo non potesse che essere nelle stanze romane del Parlamento. Il suo credito di fiducia tra gli iscritti al Movimento che hanno votato attraverso la piattaforma digitale Rousseau gli ha permesso di sbaragliare la concorrenza dei parlamentari uscenti Arianna Spessotto ed Emanuele Cozzolino, che lo seguiranno in lista e che -date le stime che vedono i grillini poco sotto il 30%- dovrebbero seguirlo anche nella Capitale. Ancora non è dato sapere ("i dettagli nei prossimi giorni", sta scritto nel blog di Beppe Grillo) i nomi prescelti per i collegi uninominali: Mira assieme a tutta la Riviera figura inserita nel medesimo contesto dell'area sud assieme a Chioggia, Cavarzere, Cona e ai Comuni del Miranese.
Se per Maniero era facile pronosticare una posizione di favorito, magari meno facile era preventivare che anche per il collegio del Senato -che comprende le province di Venezia, Rovigo, Treviso e Belluno- la capolista sarebbe stata una mirese: si tratta appunto di Orietta Vanin, 58 anni, che ha partecipato alle "parlamentarie" e ha ottenuto il massimo dei consensi fra le donne, il che nella logica dell'alternanza di genere le vale la vetta del listino e la conseguente elezione a Palazzo Madama. La Vanin precede il senatore uscente Gianni Girotto, anch'egli con fondate speranze di rientro a Roma, poi Gladis Riva e infine Antonio Candiello, attivista contro il rischio chimico a Marghera. Un risultato oltre le più rosee previsioni per la compagine stellata in città: avere un deputato e una senatrice sicuri potrebbe anche dare un nuovo impulso all'attività di controllo svolta in consiglio comunale dal gruppo di opposizione con Michele Pieran, Sabrina Cervi e la candidata sindaca Elisa Benato.

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