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sabato 28 maggio 2022

Mira, la sottosegretaria Guerra presenta la lista di Articolo Uno: «I Comuni hanno un ruolo fondamentale nella spesa del PNRR»

Buona partecipazione e argomenti di rilievo alla presentazione della lista di Articolo Uno, che a Mira sostiene la rielezione di Marco Dori a sindaco della città. Ospite della piazza di Mira Porte, il partito della sinistra plurale ha accolto la sottosegretaria Maria Cecilia Guerra, ormai habitué del contesto mirese: impegnata nell’esecutivo a far avanzare i cantieri del PNRR, Guerra ha colto l’occasione per spiegare alla cittadinanza alcuni dettagli riguardo il ruolo dei Comuni nell’attuazione del Piano: «Essi sono essenziali – ha esordito – poiché gestiscono il 36% delle relative risorse a livello nazionale, pari a 67 miliardi di euro. Soprattutto, a loro è demandata la riqualificazione urbana, la politica dei rifiuti, la revisione della mobilità in senso stretto». Cecilia Guerra osserva come nel recente passato «il Paese ha impoverito i propri enti locali con il blocco del turn over. Ora occorrono determinazione politica e capacità tecnica, ma non tutti sono sullo stesso piano: i progetti per sanità e scuola non dovrebbero essere affidati a bandi, dal momento che il servizio svolto dovrebbe essere omogeneo in tutto il territorio italiano». L’esponente del governo afferma che «c’è consapevolezza del fatto che bisognerà spendere fruttuosamente i finanziamenti entro 2026, e che gli obiettivi dovranno essere raggiunti al 100%». Guerra ribadisce che il PNRR non è la panacea e non può salvare tutto: «Bisogna preoccuparsi delle aree interne, dei paesi piccoli. Ora si ragiona di collocare in sinergia il PNRR con la situazione bellica e post bellica, dato l’aumento dei prezzi delle materie prime anche per le costruzioni. E sapendo che il Piano andrà affiancato da politiche di bilancio, di modo da far funzionare gli interventi anche in futuro».
La rappresentante di Articolo Uno completa il suo excursus ricordando che «c’è ancora tanta precarietà nel lavoro giovanile, in alcuni casi vige uno sfruttamento bieco. Si veda il discorso di chi non assume donne in età fertile. Quanto al fisco, urge far pagare chi non paga, e redistribuire il carico: c’è invece chi si preoccupa di non far pagare mai più le tasse a chi non le ha mai pagate. Io non voglio tassare di più – conclude Guerra – ma voglio distribuire meglio il carico». Se il sindaco Dori conferma che tanti argomenti del programma sono già a bilancio, spetta al consigliere delegato Albino Pesce tracciare il quadro degli investimenti comunali finanziati dall’Europa, mentre la segretaria e capolista Irene Salieri ha posto il dialogo con le parti sociali ai massimi livelli dell’agire del partito. «La crisi, iniziata prima della pandemia – ha osservato Salieri – è anche climatica. “Prima le persone” è anche uno dei motti di Marco Dori: nella lista abbiamo inserito i rappresentanti dei corpi sociali, come SPI, Auser, ANPI e altre associazioni. Anche persone che hanno militato in altre liste, cinque anni fa, hanno trovato spazio e motivo per candidarsi, in nome della lotta allo sviluppo predatorio, che va corretto con investimenti e risorse».

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