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giovedì 16 novembre 2017

I MIGRANTI DI CONETTA HANNO LASCIATO CODEVIGO ALLA VOLTA DI VENEZIA, FERMANDOSI OGGI A MIRA

Dopo aver trascorso la notte all'interno della chiesa di San Zaccaria e del centro giovanile di Codevigo, grazie all'intercessione del vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla, i circa 250 migranti in protesta per le condizioni della base di Conetta hanno ricevuto dal prefetto la garanzia di essere ricevuti a Venezia e si sono messi in marcia stamane, non prima di aver pulito all'interno e all'esterno del luogo.

È preso in considerazione uno step intermedio nei dintorni di Mira, ove la marcia definita "della dignità" sosterà oggi dalle ore 17 circa -controllata dalle forze dell'ordine e supportata dai sindacati di base- prima di raggiungere il capoluogo nella giornata di domani. L'iniziativa fa parte della preparazione alla marcia nazionale che si terrà a Roma il 16 dicembre. Le associazioni di volontariato e di carità sono impegnate nel fornire ai richiedenti asilo bevande calde e coperte termiche (la raccolta avviene al centro Dedalo in via Enrico Toti 35), in attesa di conoscere dove trascorreranno la notte a venire: il Comune ha dato la disponibilità per vagliare l'offerta di una struttura coperta, possibilmente riscaldata e con servizi igienici.

E si sta muovendo anche la politica: l'onorevole Delia Murer, di Articolo 1-MDP, ha scritto al ministro dell'Interno Minniti per far intervenire rapidamente il governo. L'interrogazione, firmata anche dagli altri deputati veneziani Mognato e Zoggia, ricorda che "i migranti richiedenti asilo lamentano i lunghissimi tempi di attesa per ottenere una risposta. A volte passano anche 14-16 mesi. Un tempo trascorso nel centro di accoglienza a non far nulla, in condizioni psicologiche difficili e anche in una situazione di disagio per la qualità della struttura, che presenta carenze più volte denunciate. Tutto questo si scarica sulle persone, sia sui richiedenti asilo -che sono esasperati- sia sulla comunità locale che paga la ricaduta di una forte tensione sociale. Nella notte c’è stato anche un incidente grave, e il timore è che questa situazione possa determinarne altri. Il governo deve garantire un intervento rapido sulla vicenda, peraltro chiesto da tempo, sia per velocizzare le procedure di risposta ai richiedenti asilo, che non possono rimanere in attesa così a lungo, sia per le condizioni del centro, sia per la situazione sociale complessiva”.
Intanto ieri sera un rifugiato ivoriano di 35 anni è stato travolto e ucciso da una vettura condotta da un 40enne della provincia di Padova sull'argine sinistro del Brenta, mentre stava cercando di raggiungere in bicicletta gli altri migranti sulla piazza di Codevigo.

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