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martedì 26 maggio 2020

APPROVATO IL RENDICONTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA DEL COMUNE PER L'ANNO 2019

Nella seduta di ieri sera del consiglio comunale di Mira è stato approvato il rendiconto della gestione finanziaria del 2019 che, a norma di legge, in sostanza “fotografa” le modalità di utilizzo delle risorse a disposizione del Comune. «Ne emerge – commenta Fabio Zaccarin, assessore al Bilancio – un quadro di correttezza finanziaria in cui sono presenti il rispetto dei vincoli di finanza pubblica, la regolarità delle procedure adottate, la corrispondenza tra dati di bilancio e scritture contabili, il rispetto dei limiti di indebitamento, la corretta verifica degli equilibri finanziari e del riaccertamento dei residui, il rispetto delle scadenze degli adempimenti di legge, l'assenza di debiti esterni».
La gestione finanziaria ha evidenziato, inoltre, una sostanziale corrispondenza tra le entrate previste e quelle rendicontate: «A conferma – sottolinea Zaccarin – che il bilancio di previsione è stato costruito in modo oculato e responsabile, senza mai “gonfiare” strumentalmente e superficialmente i capitoli di entrata. Perseguire questa politica amministrativa richiede rigore ed impegno, ma ha consentito di presentare un quadro dei conti in buona salute, così come certificato dal Collegio dei revisori».
Dal rendiconto emerge un dato particolarmente significativo: la prontezza dei pagamenti, che per il Comune di Mira si attesta intorno a una media di 27 giorni rispetto ai 30 giorni previsti dalle norme per il pagamento delle prestazioni, in un campo in cui la pubblica amministrazione in generale spesso non brilla. Infine, l’avanzo di amministrazione gestibile libero da vincoli è di oltre 472mila euro, che saranno destinati in un momento successivo.
«Avere i conti in ordine – conclude l’assessore Zaccarin – rappresenta una solida base di partenza in questa fase di grande difficoltà che tutti, compresi gli enti locali, devono affrontare. Rimane, però, in relazione alla crisi economica in atto, la grave incertezza della stabilità delle entrate dei Comuni che erogano servizi per l’intera collettività e che potrebbero essere domani a rischio».

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