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giovedì 25 marzo 2021

NUOVO DISTRETTO SANITARIO, L'ASSESSORE SACCO: «A BREVE CONCLUSO L'ACCORDO CON ULSS E REGIONE PER L'EX CAMPO DA RUGBY»

La pandemia ha fatto emergere il ruolo indispensabile della medicina territoriale, intesa come servizio e struttura di riferimento, in grado di prendersi cura dell'aspetto socio-sanitario di ogni cittadino. Gli spazi dedicati ai servizi territoriali acquistano di conseguenza un sempre maggiore significato ma, tante volte, necessitano di interventi di recupero, se non addirittura di nuovi investimenti edilizi e di nuove strutture, come succede a Mira per il Distretto sanitario.
Da anni viene segnalata la necessità e la promozione di questa nuova struttura, e ora vi è un accordo sottoscritto che impegna Comune e ULSS a creare una nuova sede, con spazi adeguati per le cure primarie, la sede organizzativa dell'Unità Valutativa Multidisciplinare, la figura del geriatra, dell'assistente sociale, dello psicologo; e, ancora, gli uffici amministrativi, gli ambulatori sanitari e infermieristici, il servizio ADI, il consultorio familiare per la tutela della salute dell'infanzia e della donna, i servizi diagnostici, le cure palliative, un centro prelievi, così come altri uffici coordinati dal direttore di distretto.
A breve il Comune, l'ULSS e la Regione arriveranno a concludere l'accordo che porterà a completare tutti i passaggi finalizzati alla realizzazione della nuova struttura nella sede dell'ex campo da rugby: il Distretto ha la funzione di conoscere i bisogni e di promuovere la prevenzione e i corretti stili di vita, nonché garantire la salute ancor prima della malattia e della cura, favorendo l'integrazione socio-sanitaria in quanto riferimento e coordinamento tra il territorio e l'ospedale.
La telemedicina - spiega l'assessore Francesco Sacco - e l'informatizzazione saranno «fondamentali nel rendere concreto il messaggio che bisogna imparare da questa pandemia e che per tanti anni è rimasto disatteso, col conseguente ritardo nel rapporto col lavoro territoriale e soprattutto con l'integrazione alle figure ospedaliere, per valutare i bisogni della comunità e promuovere la salute. È necessario intervenire con la sanità d'iniziativa nei confronti delle patologie infettive-acute e di quelle croniche, per prevenire le ospedalizzazioni; organizzare i servizi in funzione della comunità e delle persone e non solo delle malattie, favorendo il lavoro multidisciplinare, l'integrazione sociosanitaria, la sistemazione e presa in carico dei casi complessi».
Conclude l'assessore Sacco: «Occorrono stretti rapporti tra il Distretto e la Medicina generale, il coordinamento dei medici stessi per l'assistenza domiciliare, come pure l'assistenza nell'ospedale di comunità del paziente dimesso dall'ospedale. Molto importante sarà la figura del direttore del Distretto, nel coordinare tutte le figure sanitarie e parasanitarie attorno ai bisogni di salute della popolazione, potenziando l'assistenza territoriale ai fini di evitare l'ospedalizzazione».

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