Il rendiconto della gestione 2020, l'atto più importante per l'amministrazione comunale di Mira, ha fotografato un periodo caratterizzato dagli effetti della pandemia e da un insieme di norme emanate dagli organi centrali, spesso confuse e tra loro contraddittorie. L'emergenza ha avuto un impatto considerevole sul bilancio comunale con ben un milione e 600mila euro tra minori entrate (in particolare IRPEF e IMU), nonché maggiori spese accertate, strettamente connesse alla situazione sanitaria, a fronte di "ristori" riconosciuti o stimati di 400mila euro.
«Nonostante le gravi difficoltà – dichiara l’assessore al Bilancio, Fabio Zaccarin – siamo riusciti ad adottare provvedimenti in favore della popolazione, ed effettuare investimenti strategici per il futuro. L'amministrazione ha dovuto provvedere con risorse proprie, sottratte all'erogazione di servizi e investimenti per la collettività, per un milione e 200mila euro. Nonostante tutto, durante l’anno scorso, è comunque riuscita a intervenire con numerose misure, quali l'esonero e il rimborso del pagamento delle rette dell'asilo nido, del trasporto scolastico e delle palestre ad uso delle associazioni sportive, la sospensione del pagamento dei plateatici, l'erogazione di contributi economici alle famiglie e alle scuole, l'adeguamento degli spazi scolastici, e assorbito le maggiori spese per i pasti».
Dal versante degli investimenti, pari a due milioni e 300mila euro, sono stati finanziati diversi interventi tra i quali molti cantieri in ambito scolastico, l'adeguamento dell'area mercatale di Oriago, la sistemazione della viabilità di Dogaletto, il completamento dei lavori di ristrutturazione del ponte sul Taglio, interventi sugli impianti sportivi, l'ampliamento del cimitero di Oriago oltre a molte asfaltature e manutenzioni delle strade, previste nel progetto Città Sicura per 400mila euro totali. Altri 5 milioni e 600mila euro sono opere in corso di realizzazione e finanziate in parte nel 2020, in parte in altri anni.
«L'esercizio finanziario 2020 – conclude Zaccarin – termina con un avanzo di amministrazione che risulta vincolato per circa 5 milioni e 600000 euro, tra cui spiccano le voci legate alla Legge Speciale per la salvaguardia di Venezia e della laguna; un milione e 300mila euro di sanzioni al codice della strada; un milione e 200mila euro per la quota di trasferimenti statali erogati, ma di fatto non disponibili; e di altri 700mila euro, anch'essi vincolati all'esito della rendicontazione dei contributi Covid erogati dallo Stato, la cui definitiva certificazione verrà chiusa alla fine di maggio».
Nessun commento:
Posta un commento