Nei giorni scorsi, non solo a Mira, ha destato molto scalpore il video musicale "Fratelli veri" del rapper Santared, nel quale compare anche una pistola. Oggi a mezzogiorno, nel municipio della città rivierasca, il sindaco Marco Dori ha inteso incontrare privatamente il giovane: «Ho apprezzato il gesto di Santared, che è venuto a scusarsi per il suo comportamento - spiega Dori - e per aver dato un'immagine distorta della città. Ha ammesso di aver sbagliato, che si può e si deve fare musica anche senza dare sfoggio di violenza e pistole. Sono contento di questa sua presa di coscienza, era quello che speravo con il mio intervento.
Per quanto mi riguarda, ho ascoltato la sua storia e la sua passione per la musica, raccomandandogli di coltivarla, ma anche di stare attento: quando si ha visibilità, si hanno anche delle responsabilità, soprattutto nei confronti dei più giovani, per i quali si può essere un esempio, ma che spesso fanno fatica a distinguere tra realtà e finzione. La vicenda ha fatto emergere anche la necessità, una volta in più, di interrogarci a proposito della contemporaneità e dei giovani, che possono sempre contare sull'impegno dell'amministrazione. Come ho detto a Santared, a cui ho dato i miei contatti personali, la mia porta è sempre aperta, per qualsiasi necessità».
Nella vicenda è intervenuta anche l'associazione Argo, che gestisce lo spazio Dedalo, e accusa genericamente «la generazione che ora si trova ad amministrare e rappresentare il Paese, fortissima a parlare di nuove generazioni ma totalmente disinteressata e impreparata a parlare con loro. Questo video lo avete costruito voi con il vuoto in cui le avete lasciate». Replica l'assessora alle Politiche Educative, Elena Tessari: «Sono rimasta sorpresa dal leggere un testo che si presta a varie interpretazioni. Mi auguro che i ragazzi possano chiarire meglio il loro punto di vista, come mi hanno già anticipato oggi durante una conversazione»
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