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martedì 10 ottobre 2017

I CANI RANDAGI DI MESTRE VANNO A MIRA, L'ENPA LI ASSISTERÀ PER UN ANNO



Non dovranno fare molta strada. E, soprattutto, troveranno finalmente una struttura praticamente seminuova ad ospitarli, con box e cucce degne di questi nomi. I quaranta cani rimasti nel rifugio di San Giuliano, destinato alla demolizione per essere (forse) ricostruito, saranno accolti in quello di Piazza Vecchia, a Mira, gestito dall'Enpa, Ente nazionale protezione animali. Accuditi da una squadra di decine di volontari che già seguono i randagi - cani e gatti - della Riviera del Brenta e del Miranese.
Dopo un lungo tira e molla con l'associazione Avz che gestiva San Giuliano con una convenzione scaduta il 30 giugno scorso e poi prorogata negli ultimi mesi, il Settore Tutela e benessere ambientale del Comune ha finalmente affidato il servizio di ricovero, mantenimento e custodia di cani randagi o abbandonati alla sezione Enpa di Mira, che gestisce il rifugio attivo dal dicembre 2013 e che ospita già 120 cani e più di un centinaio di gatti grazie all'impegno di quaranta volontari, alcuni dei quali anche di Mestre. Complessivamente Ca' Farsetti ha stanziato poco più di 72mila euro, per un periodo che va dall'1 novembre prossimo al 31 ottobre 2018, anche se - e questa è una novità rispetto al passato - le somme che andranno all'Enpa saranno definite in base alla presenza degli animali nella struttura, ad un costo di 3,30 euro al giorno per cane (la base d'asta era di 3,60 euro). Insomma, alla fine il Comune pagherà solo in base al numero dei cani ospitati, e non l'intera struttura com'è accaduto finora.

OBIETTIVO ADOZIONI«Il nostro obiettivo - spiega Roberto Martano, responsabile del rifugio di Mira - è che cani e gatti restino qui il minor tempo possibile. Veniamo da un weekend fortunato in tema di adozioni: tra sabato e domenica cinque cani e sei gatti hanno trovato una casa. Ogni anno facciamo circa 200 adozioni di animali presenti nella struttura alle quali vanno aggiunte quelle da famiglia a famiglia: attraverso la nostra pagina Facebook, infatti, riusciamo a mettere in contatto chi non può più tenere l'animale in casa con chi, invece, desidera adottarne uno». Insomma, una garanzia per i cani mestrini e veneziani che da novembre verranno portati a Mira, dove i volontari - oltre ad accudirli - si occupano anche di trovare finanziamenti per coprire tutte le spese per veterinari, cibo e gestione. E se, nei mesi scorsi, l'assessore all'Ambiente Massimiliano De Martin aveva annunciato di voler procedere con la realizzazione di un nuovo rifugio per i cani a San Giuliano nel corso di quest'anno di trasloco, viene da chiedersi se sia davvero necessario realizzare un'altra struttura quando realtà come quella di Mira ha ancora molti posti disponibili

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