Pagine

venerdì 17 novembre 2017

MIRA IN COMUNE: LA SITUAZIONE DEI PROFUGHI SALVATA DAL PATRIARCA, DAGLI ATTIVISTI E DAI VOLONTARI. ISTITUZIONI LATITANTI

Anche la lista Mira in Comune, che in consiglio conta sulla presenza di Lavinia Vivian, torna sulla vicenda che ieri ha interessato anche Mira, riguardo i 200 rifugiati in marcia da Conetta. "La protesta dei profughi del centro di Cona è un fatto estremamente significativo -si legge nella nota- perché per la prima volta l’azione dei richiedenti asilo ha rotto il cordone di isolamento di quelli che ormai sono diventati dei veri e propri centri di detenzione. Ma l’aspetto forse più grave è che proprio questa azione mette in luce ancora una volta l’inadeguatezza, se non l’indifferenza delle istituzioni, della politica, e anche di molti cittadini. Ieri sul ponte di Bojon le cariche della polizia sono state evitate solo di un soffio, e se la situazione si è sbloccata quando ormai era già calato il buio, lo si deve solo all’intervento del Patriarca che ha messo a disposizione le strutture di varie parrocchie, tra queste quelle di Mira, Oriago San Pietro, Gambarare e Borbiago. L’accoglienza e un pasto caldo sono stati garantiti solo grazie all’intervento di numerosi volontari e attivisti di varie organizzazioni: parrocchie, scout, associazione Argo, associazione Il Portico, Mira 2030, rete Venezia Accoglie, Opzione Zero e Mira in Comune. Tante poi le persone di buona volontà che hanno risposto all’appello lanciato da Argo per portare viveri, coperte e indumenti presso il centro Dedalo nel corso della giornata".
Una risposta "positiva, dunque -continua Mira in Comune- della comunità mirese e rivierasca, che ha compensato la carenza delle istituzioni. Compresa quella del Comune di Mira e della sua amministrazione che si è limitata a fornire dei bagni chimici solo in tarda serata. Per tutto il giorno la capogruppo Lavinia Vivian e altri esponenti di Mira in Comune si sono spesi con l’assessora Chiara Poppi e con il sindaco Marco Dori affinché, in questa situazione di emergenza, mettessero a disposizione per una notte delle strutture pubbliche, come per esempio l’ex scuola di via Toti o alcuni locali della Villa dei Leoni. Ma dopo una iniziale disponibilità che faceva ben sperare è arrivata la risposta negativa: «Siamo nelle mani del Prefetto, decide lui». Nondimeno e ciononostante il Comune sia dotato di una mensa comunale, l’amministrazione non è stata in grado di attivare SERIMI per supportare i volontari nell’erogazione di un pasto decente e delle colazioni ad oltre 160 persone. Assente anche la Protezione Civile che evidentemente non è stata sollecitata". Insomma, per Mira in Comune l’amministrazione poteva e doveva fare di più: "Non è possibile che in un Paese civile si pensi di gestire situazioni critiche come questa ed un problema così grande facendo leva solo sugli encomiabili sforzi del mondo del volontariato o sulla Chiesa. Le istituzioni e la politica devono dare risposte concrete".

Nessun commento:

Posta un commento