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lunedì 30 gennaio 2017

IL COMUNE DI MIRA RESISTE AL RICORSO DI UNA SOCIETA'






Il Comune di Mira sta prendendo tutte le misure possibili per contrastare il gioco d’azzardo, ma la legge nazionale certamente non aiuta e ora l’amministrazione è pure chiamata a resistere contro il ricorso di un’attività che protesta perché potrà tenere le slot-machine accese solamente 8 ore anziché 16.

A sottolinearlo con rammarico sono il Sindaco di Mira Alvise Maniero e l’Assessore al Commercio Nicola Crivellaro. La giunta ha infatti appena autorizzato il sindaco a resistere contro il ricorso presentato da una società, con titolare cinese, che gestisce un’attività in via Nazionale.
Con tale ricorso la società chiede l’annullamento dell’ordinanza, firmata dal sindaco lo scorso novembre, che stabilisce limitazioni d’orario per l’utilizzo degli apparecchi con vincita in denaro.

“Il Comune di Mira ha recentemente attivato un’importante serie di limitazioni per contenere il gioco d’azzardo, una piaga che provoca gravissime conseguenze soprattutto nelle fasce più deboli della popolazione – spiegano il Sindaco Maniero e l’Assessore Crivellaro -. Mentre noi cerchiamo di difendere i cittadini, la legge pare tutelare il gioco d’azzardo e noi intanto ci prendiamo pure le cause. La ludopatia comporta gravi rischi per la salute delle persone e per l’economia della loro famiglia. Per questo pensiamo che non sia solamente un nostro diritto ma addirittura un nostro dovere quello di proteggere i cittadini”.

“Personalmente – rimarca il Sindaco – mi ha lasciato molto perplesso il fatto che questa società si lamenti del danno che comporta il passaggio da 16 ore a 8 ore consentite. Come se 8 ore fossero poche”.

L’orario di esercizio della sale-gioco di Mira è stato fissato dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 17 alle ore 22 di tutti i giorni, compresi i festivi. Gli stessi orari valgono per tutti gli apparecchi da gioco con vincita in denaro (definiti dall’articolo 110 comma 6 del Tulps) collocati nei pubblici esercizi, nelle sale-commesse e nelle attività commerciali. Fuori da questi orari gli apparecchi devono essere spenti.
Sul rispetto dell’ordinanza vigilano Polizia Locale e carabinieri, per i trasgressori è prevista una sanzione amministrativa da un minimo di 25 ad un massimo di 500 euro. In caso di violazioni particolarmente gravi o di recidiva, potrà essere applicata la sospensione da uno a sette giorni del funzionamento degli apparecchi o, nel caso delle sale-giochi, dell’intera attività.

“La legge regionale purtroppo non ci aiuta nell’impedire completamente l’apertura di nuove attività finalizzate al gioco d’azzardo – aggiunge il sindaco -. Auspichiamo che la normativa ci permetta presto di porre restrizioni anche su altri luoghi altrettanto pericolosi come per esempio le sale-scommesse che vediamo spuntare sul nostro territorio, su cui purtroppo attualmente non possiamo intervenire”.

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