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martedì 7 agosto 2018

MIRA, IL COMUNE DA IMPULSO ALLA REGIONE AFFINCHE' RIFORMI LE IPAB

Il Consiglio comunale, nella seduta del 29 luglio u.s., ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato dalla maggioranza ( primo firmatario il consigliere Riccardo Martin), per l’aumento delle impegnative di residenzialità per la non autosufficienza nella Regione Veneto e per una più equilibrata ripartizione nell’Ulss 3 Serenissima relativamente all’area dell’ex Ulss 13 di Dolo-Mirano.

Il documento ha assunto in premessa la circostanza che presso il Consiglio regionale è in discussione la riforma delle Ipab e che in attesa dell’approvazione risulta non aggiornata dal 2009 la programmazione regionale delle impegnative di residenzialità per la non autosufficienza, da cui derivano squilibri fra i diversi territori regionali con Ulss che hanno a disposizione un numero di impegnative da assegnare più elevato di altre. Inoltre, non risulta soddisfacente la norma regionale che ha incrementato del 25% l’accreditamento dei posti letto senza convenzione, a totale carico dell’ospite – con esborsi anche di 3 mila euro al mese – mentre la quota sociosanitaria regionale risulta non aggiornata sempre dal 2009, ferma a 50 euro per persona, a fronte di un aumento dei costi delle Case di riposo con la conseguenza che vanno a riverberarsi sulle rette alberghiere, con pesanti aggravi anche sui Comuni chiamati a integrare qualora le persone o le loro famiglie non siano in grado di pagare.

Si aggiunge, poi, un’oggettiva carenza di posti. Mentre, infatti, la programmazione e la graduatoria delle impegnative nell’Ulss 3 Serenissima diverrà unica e tuttora non risulta ben definita, per l’area dell’ex Ulss 13 di Dolo-Mirano il fabbisogno teorico indicato dalla Regione è di 1.695 posti letto a fronte di 1.109 attualmente convenzionati (888 per profili di minima intensità, 203 per media intensità, 18 per Alzheimer e stati vegetativi). Le impegnative riconosciute al territorio sono circa 850, ovverosia la metà, con liste d’attesa che aumentano di anno in anno - a gennaio scorso erano 248 le persone in attesa per il primo livello e 216 per il secondo – con gravi difficoltà dal punto di vista socio assistenziale sia per gli anziani malati che per le loro famiglie.

Il Consiglio comunale ha pertanto invitato il Sindaco e la Giunta a chiedere: al Consiglio regionale di procedere all’aggiornamento della programmazione regionale delle impegnative di ricovero, superando la disparità tra territori; alla Giunta regionale di dar impulso alla riforma delle Ipab necessaria per i bisogni di salute della popolazione (soprattutto infanzia e terza età), consultando e coinvolgendo le rappresentanze dei sindaci e l’Anci regionale; al Presidente della Regione di predisporre un incremento consistente del Fondo per la non autosufficienza nella prossima proposta di bilancio di modo da aggiornare la quota sanitaria delle impegnative; al Presidente della Regione e alla Giunta di rivedere in maniera più equa la ripartizione delle impegnative nel territorio dell’Ulss 3 Serenissima oltre a prevederne l’aumento in risposta ai bisogni reali della popolazione anziana.

“Rivedere il numero delle impegnative e aggiornare i criteri di accessibilità alle case di riposo, è necessario e non più rinviabile per poter offrire un’assistenza adeguata alla popolazione mirese – dichiara il sindaco Marco Dori – È tema che non ha colore politico, ma che richiedeva l’appoggio trasversale per rispondere a un’esigenza della comunità, per cui desidero ringraziare tutti i consiglieri comunali che con il loro voto hanno voluto sostenere in maniera compatta questa iniziativa”.

“Con l’incremento dei posti letto – sottolinea l’assessore alle Politiche sanitarie, Servizi alla persona, Programmazione sanitaria e Distretto sanitario, Francesco Sacco, che ricorda la sottoscrizione recente dell’accordo contrattuale tra l’Ulss e la struttura “Adele Zara” – è auspicabile un aumento di nuove impegnative per far fronte alle tante richieste e ai fabbisogni in continuo aumento anche per la crescita della popolazione anziana e più in generale dell’aspettativa di vita che comporta, inoltre, una richiesta maggiore di impegnative di secondo livello”.

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