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lunedì 15 aprile 2019

BANCHETTO DI FORZA NUOVA, L'AMMINISTRAZIONE RISPONDE: "NON C'ERANO PRESUPPOSTI LEGALI PER NEGARLO, MA SIAMO DISTANTI ANNI LUCE"

L’amministrazione comunale di Mira, ribadendo in una nota la sua più totale distanza dai valori di Forza Nuova, chiarisce la legittimità della presenza del presidio presente nella giornata di ieri nel centro della città. «Forza Nuova – spiega l’assessore al patrimonio Maurizio Barberini - è un partito politico che ha presentato regolare domanda di occupazione di suolo pubblico e che ha sottoscritto la dichiarazione imposta dal regolamento comunale, di non avere tra i propri scopi la promozione della discriminazione o della violenza per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi o di genere, né di fare propaganda di idee fondate sulla supremazia o sull’odio razziale, etnico o religioso. Non sussistevano quindi i presupposti legali per non autorizzare il banchetto».
L’amministrazione comunale ha già avuto modo di rafforzare le misure di contrasto alla promozione di idee razziste o di ispirazione fascista con la delibera di giunta datata 28 settembre 2017, nella quale si esclude la possibilità di assegnare aree pubbliche che richiamino eventi o persone vittime del nazifascismo a formazioni o gruppi che vengono notoriamente associati all’ideologia nazi-fascista, tanto meno in occasione di ricorrenze legate alla memoria della lotta partigiana al nazifascismo. «Proprio in virtù di questa delibera – aggiunge Barberini – abbiamo potuto impedire l’utilizzo di piazza IX Martiri a Forza Nuova che aveva presentato la richiesta per un’iniziativa che si sarebbe dovuta svolgere lo scorso 30 marzo».
«Sentita anche la Prefettura, non si poteva fare diversamente. Lo scalpore è però un fatto positivo – afferma il sindaco Marco Dori - perché Mira ha altri valori e lo ha dimostrato nei fatti. Mi risulta infatti che al banchetto di Forza Nuova non sia andato praticamente nessuno. Siamo anni luce distanti dalle discriminazioni, dai nazionalismi e dai totalitarismi. Ci schieriamo invece per una società moderna, aperta e plurale. Le idee portatrici di odio e di rabbia non si contrastano con altro odio e altra rabbia, ma con la ragione e la cultura, come ha ricordato a tutti il giovane Simone, durante le proteste di Torre Maura. La città lo potrà ribadire con forza durante le celebrazioni del 25 aprile, onorando i valori della lotta di Liberazione che sempre ci ispirano e che sono alla base della Repubblica. Su questo restiamo uniti».

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