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lunedì 30 settembre 2019

STABILIMENTO POLIGOF DI MALCONTENTA, LAVORATORI E SINDACATI PREOCCUPATI PER LE VOCI DELLA VENDITA DEL GRUPPO

Venerdì 20 settembre si è tenuta un’assemblea dei lavoratori della Poligof di Mira, con la presenza dei segretari territoriali dei sindacati FILCTEM CGIL e FEMCA CISL. L’assemblea si è basata sulla condivisione ed approvazione dell’avvio alla piattaforma di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il settore gomma plastica industria, scaduto a giugno di quest’anno: i lavoratori hanno stilato alcuni emendamenti da portare in approvazione in data odierna, 30 settembre all’assemblea nazionale delle delegazioni trattanti. Durante l’assemblea i lavoratori hanno espresso perplessità e preoccupazione per le notizie uscite sui giornali nella stessa giornata, e relativi alla messa in vendita del gruppo Poligof da parte di 21 Invest, notizia già comunicata un paio di mesi fa dall’amministratore delegato Sergio Folli, senza però avere notizie certe ed informazioni esaurienti rispetto a chi fosse interessato all’acquisto, né tanto meno quanto ai dettagli della trattativa. «Dalla comunicazione di 2 mesi fa - dicono i sindacati - a proposito di questo tema non abbiamo avuto altre notizie, nemmeno agli incontri recenti in Confindustria.
Riteniamo sbagliata questa mancanza di comunicazione, sia per le giuste relazioni sindacali ma soprattutto per il rispetto dei lavoratori che rappresentiamo. Il confronto in Confindustria non deve esautorare il ruolo della Rappresentanze Sindacali Unitarie, viceversa deve servire a riprendere i giusti rapporti che ultimamente sono andati persi». Da mesi - denunciano le sigle sindacali - la direzione di Mira non dialoga più con i delegati; inoltre è stato richiesto un coordinamento sindacale tra i delegati di Mira e Lodi, convinti che serva una condivisione complessiva del piano industriale societario e una discussione collettiva delle condizioni aziendali e lavorative. «Non possiamo permettere che accada come con la Pansac, quindi anziché conoscere dai media ciò che sta succedendo, forse con qualche informazione in più e relazioni sindacali più strutturate le preoccupazioni potrebbero essere gestite diversamente». Le RSU chiedono un incontro con i vertici aziendali, al fine di discutere in modo approfondito della vendita sopra richiamata, con l’obiettivo di comprendere le possibili ripercussioni.

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