venerdì 30 giugno 2017
INCENDIO A MIRA: BRUCIA LA BAREATO CARNI
INCENDIO A PORTO MENAI MIRA
Grosso incendio nel primo pomeriggio di venerdì nel territorio di Porto Menai, nel Comune di Mira. Per cause ancora al vaglio è divampato un rogo all'interno di un capannone della Bereato Carni di via Sambruson, all'altezza dell'intersezione con via Argine Destro Nuovissimo. Diversi i residenti che si sono riversati in strada per capire cosa stesse accadendo.
Il fumo è visibile a chilometri di distanza ed è forte l'odore di bruciato. Sul posto due autobotti dei vigili del fuoco di Mestre e la squadra del distaccamento di Mira, i carabinieri e la polizia locale, l'area interessata è stata interdetta al transito per motivi di sicurezza.
CHIAZZA DI GASOLIO LUNGO L'IDROVIA: LA PERDITA CAUSATA DA UN FURTO DI CARBURANTE
Allarme ambientale sull'idrovia nei pressi di Mira. Ieri sera alle 20.30 circa una chiazza di gasolio ha invaso l'acqua, inquinando parte del bacino all'altezza del km 118 della Romea: si tratta di una perdita dell'oleodotto che da Marghera conduce fino a un distributore di idrocarburi lungo la strada 309. Con ogni probabilità alcuni malintenzionati si sono attaccati al tubo attraverso dei raccordi saldati per poter rubare gasolio grazie alla pressione, ma ci dev'essere stato un problema (forse la rottura di un manicotto) che ha causato la falla e quindi la perdita. I tecnici sono al lavoro per arginare lo sversamento del carburante fuoriuscito.
giovedì 29 giugno 2017
DISCARICA DI VIA TERAMO, UN LAVORO CHE PARTE DA MANIERO
Riguardo la discarica di fusti nocivi
di Via Teramo a Mira, l'assessora all'ambiente uscente Maria Grazia Sanginiti,
la consigliera neo eletta Elisa Benato del MoVimento 5 Stelle, ricordano al neo
eletto sindaco Marco Dori che l’incontro di ieri con i dirigenti regionali
inerente il tema, non è altro che la normale prosecuzione di un importante e
costante lavoro portato avanti dall'amministrazione Maniero e dagli uffici
tecnici comunali in questi ultimi 5 anni per la risoluzione definitiva di una
questione che si protrae da molti decenni, precisamente dagli anni 70, con la
sepoltura di 7000 fusti tossico nocivi provenienti da Porto Marghera.
"Il M5S si è rimboccato le maniche sia
a livello locale, facendo squadra con i comuni Veneti che hanno gli stessi
problemi e ancor di più con la Regione del Veneto con la quale siamo stati
costantemente in contatto attraverso apposite riunioni, l'ultima il 7 Giugno
scorso, e comunicazioni, mentre a livello nazionale è stato sempre il M5S a
spendersi presentando un emendamento alla legge di stabilità del 2015, grazie al quale si sono stanziati 40 milioni
all'anno, per tre anni, per la bonifica dei siti inquinati soggetti ad
infrazioni UE.
Per il bene di tutta la collettività, il nuovo sindaco Dori ha
dunque il dovere di continuare a lavorare sodo sul percorso già avviato dall'amministrazione uscente per il raggiungimento
dell'obiettivo di bonifica senza continuare ad affermare meriti su argomenti
che fino ad oggi ha sentito soltanto nominare" conclude la Benato.
domenica 25 giugno 2017
TORNA IL CENTROSINISTRA, MARCO DORI CON IL 60.5% DEI VOTI È IL NUOVO SINDACO DI MIRA
Fin dallo spoglio dei primi seggi, il risultato del ballottaggio elettorale a Mira non lasciava dubbi. Marco Dori, 34 anni, ristoratore e giornalista di Oriago, è il nuovo sindaco della città: con 7619 voti, pari al 60.46%, il candidato del PD e di quattro liste civiche ha sbaragliato Antonella Trevisan (4982 voti, 39.54%), scelta dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro per rappresentare l'alleanza delle destre. Dori vince in tutti i 35 seggi, escluso -per tre soli voti di scarto- il n.13 di Borbiago: ben 2mila i voti guadagnati in quindici giorni, frutto dell'impegno assunto con la lista Mira in Comune di Lavinia Vivian e del libero convincimento di parte dell'elettorato che aveva fatto convergenza sul veterano Roberto Marcato, entrambi collocati a sinistra. I nuovi consensi arrivati alla Trevisan nelle due settimane di distanza dal primo turno sono stati 750. Le 424 schede nulle e le 89 schede bianche sono invece probabilmente da rintracciarsi nell'alveo del MoVimento 5 Stelle, che una volta persa la guida della città aveva sollecitato l'astensione o la scheda nulla (magari con uno "smile") da parte dei suoi elettori. Le prime dichiarazioni di Dori dopo che l'esito si stava consolidando: «Grazie alla città, è un risultato forte. Le persone sanno distinguere, le idee chiare pagano sempre. Ho fatto una campagna con poche risorse economiche e però con molti giovani». Politicamente, il vincitore della contesa è il PD, che col 22% sarà l'azionista di maggioranza della giunta Dori e il "pacchetto di mischia" in consiglio comunale, dove siederanno anche tre esponenti della lista del sindaco più il seggio riservato a Vanna Baldan.
Ecco la composizione del consiglio comunale: per il PD -salvo una probabilissima "pesca" per la giunta tra i consiglieri- entrano Francesco Sacco, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni, Giancarlo Stocco, Francesco Volpato, Riccardo Martin, Stefano Niero, Albino Pesce, Daniele Bisson, Luciana Bobbo, Morena Muraro (primi dei non eletti: Giuseppe Ardolino, Valentina Favero, Giorgio Zapparoli). La lista Marco Dori sindaco porta in consiglio Stefano Lorenzin, Chiara Poppi, Enrico Martignon (primo dei non eletti Dario Frezza). Vanna Baldan rappresenterà "Gente di Mira". Per le opposizioni: 2 alla lista fucsia (Antonella Trevisan e Paolo Lucarda), il leghista Stefano Deppieri, quattro rappresentanti per il MoVimento 5 Stelle con Elisa Benato, Michele Pieran, Sabrina Cervi e Fabio Marin, indi l'ex sindaco Roberto Marcato e la giovane Lavinia Vivian.
Ecco la composizione del consiglio comunale: per il PD -salvo una probabilissima "pesca" per la giunta tra i consiglieri- entrano Francesco Sacco, Maurizio Barberini, Gabriele Bolzoni, Giancarlo Stocco, Francesco Volpato, Riccardo Martin, Stefano Niero, Albino Pesce, Daniele Bisson, Luciana Bobbo, Morena Muraro (primi dei non eletti: Giuseppe Ardolino, Valentina Favero, Giorgio Zapparoli). La lista Marco Dori sindaco porta in consiglio Stefano Lorenzin, Chiara Poppi, Enrico Martignon (primo dei non eletti Dario Frezza). Vanna Baldan rappresenterà "Gente di Mira". Per le opposizioni: 2 alla lista fucsia (Antonella Trevisan e Paolo Lucarda), il leghista Stefano Deppieri, quattro rappresentanti per il MoVimento 5 Stelle con Elisa Benato, Michele Pieran, Sabrina Cervi e Fabio Marin, indi l'ex sindaco Roberto Marcato e la giovane Lavinia Vivian.
giovedì 22 giugno 2017
"MIRA SIAMO NOI "LA NOSTRA POSIZIONE IN VISTA DEL BALLOTTAGGIO DEL 25 GIUGNO
"Mira siamo Noi", si era proposta per la
guida del Comune con un candidato sindaco, una lista qualificata ed un
programma che avrebbero garantito l'immediata ripartenza di Mira. Ringraziamo i
1564 cittadini che ci hanno votato, e cercheremo di fare tesoro del loro consenso,
convinti come siamo di rappresentare un investimento per il futuro.
L'esito del voto, che ovviamente rispettiamo, ci
consegna una situazione in cui Mira rimane l'unico comune d'Italia che cambia
sindaco ogni 5 anni e per di più (comunque vada) con un sindaco senza
esperienza che avrà bisogno di tempo per capire come funziona la macchina
comunale. E questo rappresenta un grande problema
di continuità amministrativa. Come nel gioco dell'oca: si torna
sempre alla casella iniziale.
Pensavamo che i nostri voti potessero servire per formare una maggioranza di governo più larga, anche senza chiedere posti in giunta. E questo sarebbe stato possibile con l'unico atto "concreto" previsto dalla legge: l'apparentamento.
Ma la nostra forza non è stata considerata tale (con pari dignità) e la nostra impostazione non è stata colta né accettata. Da parte del centrodestra è arrivata una proposta lontana dal nostro intendimento, senza peraltro esserci stata nessuna trattativa (e nessun inciucio) con la candidata Antonella Trevisan, (come sostenuto scorrettamente da Marco Dori!). Il centrosinistra invece ha risposto con una chiusura netta, in totale contraddizione con tutte le dichiarazioni di volersi 'aprire all'esterno' fatte dal PD, che aveva già rifiutato le primarie.
Pensavamo che i nostri voti potessero servire per formare una maggioranza di governo più larga, anche senza chiedere posti in giunta. E questo sarebbe stato possibile con l'unico atto "concreto" previsto dalla legge: l'apparentamento.
Ma la nostra forza non è stata considerata tale (con pari dignità) e la nostra impostazione non è stata colta né accettata. Da parte del centrodestra è arrivata una proposta lontana dal nostro intendimento, senza peraltro esserci stata nessuna trattativa (e nessun inciucio) con la candidata Antonella Trevisan, (come sostenuto scorrettamente da Marco Dori!). Il centrosinistra invece ha risposto con una chiusura netta, in totale contraddizione con tutte le dichiarazioni di volersi 'aprire all'esterno' fatte dal PD, che aveva già rifiutato le primarie.
Alla luce delle posizioni e dell’atteggiamento assunti dalle due coalizioni che
andranno al ballottaggio, senza disconoscere le storie che caratterizzano i
rappresentanti del nostro gruppo, ma anche per sottolinearne la vera cultura
"civica", noi invitiamo i cittadini ad esercitare il proprio diritto
di voto, non scarabocchiando la scheda, scegliendo in piena libertà (coerenti
con il nostro slogan 'liberi di fare'), tra i due candidati, il sindaco che (a
loro giudizio) meglio può rappresentare gli interessi di Mira.
venerdì 16 giugno 2017
MARCO DORI FIRMA L'IMPEGNO CON LE ISTANZE DELLA LISTA MIRA IN COMUNE
Non un accordo elettorale, men che meno un apparentamento o la promessa di posti in giunta, e neanche il coinvolgimento nel programma della eventuale, futura maggioranza. Questa mattina, nel quartier generale di Mira in Comune, il candidato sindaco del centrosinistra Marco Dori ha sottoscritto un documento presentato dalla lista stessa, con la quale si impegna a rispettare alcune istanze a carattere ambientale, sociale e relative agli spazi pubblici inutilizzati: così facendo, Dori ha ottenuto che la lista Mira in Comune (1379 voti al primo turno, pari all'8.57%) e la sua portabandiera Lavinia Vivian (1419 voti per l'8.45%) si esprimano dando l'incidazione ai propri elettori di tornare a votare nel ballottaggio di domenica 25 giugno e di scegliere appunto Marco Dori. Non solo il rispetto di queste istanze (no alle grandi opere e all'ulteriore consumo di suolo, mantenimento o aumento della spesa sociale ricalibrata attorno alle nuove povertà, apertura di ville e parchi ora chiusi, da destinare ad attività culturali e associative a burocrazia zero e costi di affitto abbattuti) ma anche la paura di un successo per i fucsia di Antonella Trevisan, alla base dell'iniziativa di stamane: Lavinia Vivian ha confermato che «Mira in Comune resterà all'opposizione di chiunque vincerà. Un'opposizione forte e intelligente, che non farà sconti anche nel caso che sia Dori, valutando nel merito i singoli interventi. Se Marco sarà sindaco, però, viene garantita la tenuta democratica e l'interlocuzione politica».
giovedì 15 giugno 2017
MIRA IN COMUNE APRE A DORI: "INCONTRIAMOCI PER PARLARE DEI PROGRAMMI, NO APPARENTAMENTI"
L'assemblea generale della lista Mira in Comune, riunitasi mercoledì sera ad Oriago in una seduta molto partecipata, ha valutato positivamente il risultato elettorale che le attribuisce 1379 voti pari all'8.57%, e che le consente di portare in consiglio comunale la candidata sindaca Lavinia Vivian (1419 voti di preferenza personale, ovvero l'8.48%). In una nota, Mira in Comune "ringrazia Lavinia e tutti gli attivisti per il grande impegno e passione durante i mesi di campagna elettorale, con la certezza che saranno mantenuti anche per l'avvenire, sia in consiglio che nella società e nel territorio". Riguardo il ballottaggio, Mira in Comune "ribadisce la sua totale avversione alla coalizione fucsia, la quale dove sta governando -leggi Venezia- dimostra di non essere certo il nuovo e il cambiamento, bensì un coacervo delle peggiori politiche (riduzione e privatizzazione degli interventi nel sociale, riduzione della partecipazione pubblica, progetti di stravolgimento del territorio ed in particolare della laguna) sperimentate negli anni bui del Paese". Ma la lista ambientalista e solidale è anche ferma nel non chiedere apparentamenti o posti in giunta: "In forza del proprio programma e del suo rappresentare #UnaBellaDifferenza con tutte le altre forze politiche in campo -continua il documento- la lista Mira in Comune dice no fin da subito ad ogni possibilità di apparentamento tecnico o politico e all'eventuale offerta di poltrone di giunta o di altro tipo, anche nei confronti della coalizione guidata da Marco Dori, rispetto alla quale Mira in Comune si pone in maniera alternativa. Mira in Comune rimarrà dunque all'opposizione di chiunque uscirà vincitore dal ballottaggio del prossimo 25 giugno". Tuttavia, si legge nel testo, "Mira in Comune riconosce comunque una sostanziale diversità tra i due candidati in corsa, almeno per quanto riguarda le maggiori garanzie di tenuta democratica e le capacità di interlocuzione politica dimostrate dal candidato sindaco Dori. Ma prima di esprimere una qualsiasi indicazione di voto, Mira in Comune attende un incontro con Marco Dori -da rendere pubblico attraverso gli organi di comunicazione e sul web- durante il quale egli spieghi la propria posizione riguardo alcuni temi ritenuti fondamentali per la lista e per i suoi elettori, dal momento che il programma di coalizione depositato dal centrosinistra è per alcuni aspetti fin troppo scarno, se non ambiguo".
domenica 11 giugno 2017
MIRA AL BALLOTTAGGIO: LA SFIDA TRA DORI (CENTROSINISTRA) E TREVISAN (CENTRODESTRA), FUORI IL M5S
Dopo cinque anni, battuta d'arresto per il MoVimento 5 Stelle a Mira. Non si è ricandidato il sindaco uscente Alvise Maniero, la sua sostituta Elisa Benato non va oltre il 20.2%: a giocarsi la poltrona di sindaco di Mira, tra quindici giorni, saranno Marco Dori, il candidato del PD, di Centro Democratico e di tre liste civiche, che dopo lo scrutinio di tutte e 35 le sezioni è dato al 33.9% con 5675 voti, contro il 25.2% (4221 voti) accreditato ad Antonella Trevisan, portabandiera di Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia e soprattutto della lista fucsia di Brugnaro. Si fermano sotto il 10% sia l'ex sindaco Roberto Marcato -con un lusinghiero 9.3%- che la giovane Lavinia Vivian (sinistra, 8.5%), mentre Prima il Veneto con Paolo Pizzolato sta al palo con il 2.8%.
venerdì 9 giugno 2017
ECO RICICLI VERITAS FUSINA -DENTRO AL CUORE DELL'INCENDIO CON I VIGILI DEL FUOCO
Incendio al capannone
Veritas, distrutto impianto di Ecoriciclo: in fiamme solo legni e materassi ma
la nube di Mercoledì è stata vista fino al trevigiano. Arpav ha subito
smentito la tossicità, non si sono bruciati metalli. Incendio domato nel pomeriggio di giovedì,
al lavoro 40 pompieri e 16 mezzi.
martedì 6 giugno 2017
LA LISTA MIRA IN COMUNE PRESENTA METÀ DELLA SUA IPOTETICA GIUNTA DI ASSESSORI
Un fatto inusuale, per le abitudini politiche italiane e rivierasche, è accaduto stamane a Mira Porte, all'interno del vaporetto storico ormeggiato in riviera Matteotti. La lista civica Mira in Comune, che fa riferimento ai comitati ambientalisti e ad alcune sigle della sinistra, ha annunciato prima delle elezioni tre dei sei nomi che comporranno la giunta di Mira nel caso Lavinia Vivian diventi sindaca: si tratta di Mattia Donadel, consigliere comunale uscente, dello psicologo Paolo Della Rocca e di Katarzyna Dobrowolska, di origine polacca ma in Italia dal 1989. La decisione, ha affermato la Vivian in conferenza stampa, per «arricchire il progetto di governo» con alcuni nomi e competenze nella disponibilità della lista, anche in virtù della giovane età della stessa candidata sindaca. «Sono tre persone esperte nelle rispettive materie -ha continuato Vivian- così come altre ce ne sono all'interno della lista». L'intenzione è di completare la rosa dei nomi non appena Mira in Comune avrà raggiunto il ballottaggio alle elezioni in programma questa domenica, 11 giugno: nel team si parla anche di una o due figure esterne, a carattere tecnico. Anche per questi motivi, le deleghe non sono ancora state definite: «Facciamo riferimento ai manifesti che abbiamo appeso -prosegue Lavinia Vivian- e che riguardano da un lato l'ambiente e la pianificazione territoriale, dall'altro la coesione sociale e la casa, infine la cultura e il turismo viste anche come fonti di entrate, oltre all'economia solidale».
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