martedì 19 dicembre 2017
CONCLUSO IL BANDO PER FACILITARE L'ACQUISTO DI BICI ELETTRICHE: DIECI CONTRIBUTI EROGATI
A fine novembre il Comune di Mira aveva diramato il bando per incentivare all'acquisto di biciclette a pedalata assistita. Ieri l'assessore Maurizio Barberini ha comunicato che sono dieci i cittadini miresi risultati idonei e assegnatari del contributo di 300 euro ciascuno, messo a disposizione dall'amministrazione. Giusto in tempo per il regalo di Natale: «Diamo questa notizia con soddisfazione -dice Barberini- in quanto riteniamo che l'avere introdotto l'incentivo per la mobilità sostenibile sia stato sicuramente un atto dovuto, prima di tutto a quei cittadini che si sono avvalsi di questa iniziativa, e per l'ambiente che in questi periodi non gode sicuramente di buona salute. Ci impegnamo a riproporre anche per il 2018 tale incentivo, in quanto rimane ferma la nostra attenzione verso la mobilità sostenibile nel territorio e uno sguardo maggiore all'ambiente».
IL FUTURO DI FORTE POERIO: INCONTRO QUESTA SERA AL "CENTRO ANCH'IO" DI ORIAGO
I cittadini attivi sul fronte di Forte Poerio, per recuperarlo e restituirlo agli usi pubblici più completi, hanno organizzato per questa sera -martedì 19 dicembre- dalle ore 20.45 nella sede del Centro Anch'Io di Oriago (via Lago di Misurina 15) un incontro per discutere delle varie ipotesi sul terreno. Nella fattispecie verrà confrontata l'esperienza mirese con alcune consimili, ovvero la gestione di Forte Mezzacapo a Zelarino e del parco Buzzaccarin ad Est: sono stati invitati anche i 19 rappresentanti delle organizzazioni che curano questi spazi. L'intenzione è stilare una sorta di "carta di identità" di ciò che dovrebbe diventare la struttura, come base di partenza. Nel frattempo viene tenuta aperta la strada istituzionale attraverso interpellanze all'amministrazione comunale.
LEGGE SPECIALE PER VENEZIA: ANCHE MIRA TRA I DESTINATARI DEI FONDI GRAZIE A UN EMENDAMENTO PROMOSSO DAL COMUNE
C'è anche Mira tra i Comuni destinatari dei fondi della Legge Speciale per la Salvaguardia di Venezia. L'emendamento, redatto e promosso dal sindaco Marco Dori assieme al vicesindaco Gabriele Bolzoni, è stato approvato la scorsa notte in sede di commissione Bilancio alla Camera. «Una vittoria storica per la nostra città - la definisce Dori - che resterà in eredità alle future generazioni. Finalmente Mira ha riconquistato un ruolo centrale nel territorio, ottenendo questo importante risultato per sè ma anche per i Comuni che rappresentava e che rischiavano di essere esclusi nella ripartizione. Appartengono al Comune di Mira ben 9 km di gronda lagunare, da Punta Fusina a Punta S. Leonardo: sarebbe stato ingiusto non riconoscerle una parte dei fondi. Sono grato al Governo di aver ascoltato la nostra richiesta, e in particolare ringrazio il segretario del PD Matteo Renzi, il ministro Delrio, il sottosegretario Pier Paolo Baretta, l'onorevole Sara Moretto, il capogruppo Ettore Rosato e la segretaria metropolitana del PD Gigliola Scattolin che si sono spesi per questa causa».
Il sindaco Dori aveva incontrato il ministro Delrio in occasione degli Stati Generali della Logistica, a Venezia lo scorso ottobre, e in quell'occasione ha presentato i problemi del territorio di Mira legati alla gronda lagunare, perorando la causa anche a nome degli altri Comuni limitrofi. Dori è intervenuto, assieme a Bolzoni, tre volte alle sedute del Comitatone, chiedendo che venissero stanziati fondi aggiuntivi da destinare al territorio, e ha poi avuto modo di discuterne anche con il segretario del PD Matteo Renzi, con il quale anche in questi ultimi giorni c'è stata una fitta corrispondenza. Parallelamente si sono attivati su questo fronte anche il sottosegretario Pier Paolo Baretta, l'on. Sara Moretto e la segretaria metropolitana Gigliola Scattolin, fino al risultato sperato.
Come indicato espressamente dall'articolo 467 bis della legge di bilancio, dei 25 milioni stanziati per il 2018, cinque (poi dieci per gli anni successivi) saranno destinati agli altri Comuni che oltre a Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti compongono il comitato interministeriale. Sarà sempre il comitato a stabilire la ripartizione esatta. «Ci auguriamo a questo punto -aggiunge Dori- che nella ripartizione tra i Comuni di Mira, che rappresenta anche Campagna Lupia e Codevigo, e Jesolo (che rappresenta Quarto d'Altino e Musile) venga tenuto conto del fattore territoriale».
Il sindaco Dori aveva incontrato il ministro Delrio in occasione degli Stati Generali della Logistica, a Venezia lo scorso ottobre, e in quell'occasione ha presentato i problemi del territorio di Mira legati alla gronda lagunare, perorando la causa anche a nome degli altri Comuni limitrofi. Dori è intervenuto, assieme a Bolzoni, tre volte alle sedute del Comitatone, chiedendo che venissero stanziati fondi aggiuntivi da destinare al territorio, e ha poi avuto modo di discuterne anche con il segretario del PD Matteo Renzi, con il quale anche in questi ultimi giorni c'è stata una fitta corrispondenza. Parallelamente si sono attivati su questo fronte anche il sottosegretario Pier Paolo Baretta, l'on. Sara Moretto e la segretaria metropolitana Gigliola Scattolin, fino al risultato sperato.
Come indicato espressamente dall'articolo 467 bis della legge di bilancio, dei 25 milioni stanziati per il 2018, cinque (poi dieci per gli anni successivi) saranno destinati agli altri Comuni che oltre a Venezia, Chioggia e Cavallino-Treporti compongono il comitato interministeriale. Sarà sempre il comitato a stabilire la ripartizione esatta. «Ci auguriamo a questo punto -aggiunge Dori- che nella ripartizione tra i Comuni di Mira, che rappresenta anche Campagna Lupia e Codevigo, e Jesolo (che rappresenta Quarto d'Altino e Musile) venga tenuto conto del fattore territoriale».
venerdì 15 dicembre 2017
SABATO ALLA VILLA DEI LEONI "REGALO DI NATALE" PER LA STAGIONE TEATRALE DI MIRA
Dopo il grande successo di Lella Costa e Marina Massironi, a seguire la splendida interpretazione di Michela Cescon -quasi un ritorno a casa- arriva a Mira un quintetto di attori e amici. Ad animare il palco della Villa dei Leoni sabato 16 dicembre alle ore 21 saranno Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase con il loro "Regalo di Natale", tratto dal celebre film di Pupi Avati.
Quattro amici di vecchia data si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l'unico ad avere le risorse economiche per poter battere l'avvocato. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell'ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall'idea. La partita si rivela ben presto tutt'altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po' di soldi, c'è il bilancio della vita di ognuno:
Quattro amici di vecchia data si ritrovano la notte di Natale per giocare una partita di poker. Con loro vi è anche il misterioso avvocato Santelia, un ricco industriale contattato da Ugo per partecipare alla partita. Franco è proprietario di un importante cinema di Milano ed è il più ricco dei quattro, l'unico ad avere le risorse economiche per poter battere l'avvocato. Tra Franco e Ugo però, i rapporti sono tesi; la loro amicizia, infatti, è compromessa da anni, al punto tale che Franco, indispettito dalla presenza dell'ormai ex amico, quasi decide di tornarsene a casa. La sola prospettiva di vincere la somma necessaria alla ristrutturazione del cinema lo fa desistere dall'idea. La partita si rivela ben presto tutt'altro che amichevole. Sul piatto, oltre a un bel po' di soldi, c'è il bilancio della vita di ognuno:
giovedì 7 dicembre 2017
LOTTA AL CYBERBULLISMO ED EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITÀ: IL COMUNE INVESTE NELLA PREVENZIONE DEL DISAGIO GIOVANILE
Importanti risorse per nuovi progetti educativi nelle scuole di Mira, destinati alla prevenzione del disagio giovanile. Le annuncia il sindaco Dori: «Viviamo un periodo difficile e il nostro compito è di stare vicino a chi è in difficoltà, a cominciare dai più giovani. Tutti noi siamo stati ragazzi, ma oggi ci sono nuove insidie e fragilità che non vanno sottovalutate. Sono sicuro che con questi progetti aiuteremo anche le famiglie». Con apposita delibera di giunta, l’amministrazione di Mira rimarca l’importanza di investire nell’educazione, nella cura e nella tutela del benessere dei più piccoli. Ammontano a 29mila euro le somme complessive destinate ad un piano biennale di interventi a carattere sociale a favore degli studenti. «Si vogliono sostenere ed incentivare -sostiene l’assessora alle Politiche Educative Elena Tessari- i progetti di prevenzione del disagio e promozione del benessere tra i bambini e i ragazzi che abitano il nostro comune. Quale modo migliore se non quello di investire nelle scuole, dove i più giovani passano gran parte del loro tempo?». I contributi erogati alle scuole serviranno ad andare incontro alle esigenze espresse dai genitori e dal corpo docenti, potenziando innanzitutto i servizi di consulenza e sostegno psicologico già presenti negli Istituti Comprensivi di Mira. Ulteriori risorse verranno poi utilizzate per interventi di educazione all’affettività e alla sessualità, di prevenzione al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, di promozione di positive dinamiche di gruppo e di integrazione culturale, di educazione alla cittadinanza, di supporto al lavoro degli insegnanti nella gestione di situazioni particolarmente problematiche e di difficoltà legate a disturbi specifici dell’apprendimento. «Le scuole sono il cuore pulsante dell’educazione. È di fondamentale importanza curare da un lato l’aspetto didattico e formativo, dall’altro anche quello di tutela del benessere personale e sociale degli alunni, che oggi sono i cittadini più giovani, ma nelle cui mani è riposto il futuro del nostro paese», conclude l’assessora.
mercoledì 6 dicembre 2017
6 DICEMBRE – S.NICOLO’ PATRONO DI MIRA
Il 6 dicembre a Mira si festeggia S.Nicolò santo patrono,ecco alcuni cenni storici:
Il culto per San Nicolò risale all’XI
secolo, quando fu trasportato il corpo del Santo da Myra, una città della
Turchia, a Bari. L’impresa fu voluta dal priore Corbelli, originario da Cazoxana,
nome con cui era identificato all’epoca il territorio di Mira.
Il primo edificio dedicato al santo risaliva al XII secolo, ed era situato all’incirca fra via Molinella e Cà Albrizzi, ma di questa costruzione purtroppo ci sono giunti solo pochi documenti.
Il culto per il santo rimase sempre vivo e nel XV secolo Benedetto Corbelli, ricco Padovano, probabile discendente del primo Corbelli, fece erigere, con il consenso di Papa Innocenzo VIII, un nuovo edificio nella zona fra Mira Taglio e Mira Porte in ricordo dell’antica costruzione ormai distrutta dalle guerre. A commemorare la benedizione della prima pietra vi è una lapide collocata nella parte sinistra della facciata.
La chiesa prese il titolo di “parrocchiale” e fu sottoposta alla pieve di Borbiago con la giurisdizione della famiglia Corbelli. Il primo parroco ad esercitare la propria fede fu Antonio Rossetto.
L’attuale costruzione si presenta molto diversa rispetto all’origine: l’edificio quattrocentesco presentava una facciata romanica con il protiro e il campanile incorporato nell’abside. Nel ‘600 la chiesa fu ampliata, furono aggiunte le due navate e realizzata una nuova abside. Nell’800 fu costruita la nuova facciata con elementi stilistici neorinascimentali. Il piccolo campanile fu sostituito da una nuova costruzione più alta e distaccata. Le variazioni maggiori furono apportate all’interno, soprattutto dalla seconda metà del ‘900, con la sistemazione degli altari, la sostituzione dell’antico organo e la chiusura di alcune porte. Durante il ‘900 si decise di demolire nuovamente il campanile, dichiarato pericolante, e di costruirne uno nuovo, inaugurato nel 1939.
Il primo edificio dedicato al santo risaliva al XII secolo, ed era situato all’incirca fra via Molinella e Cà Albrizzi, ma di questa costruzione purtroppo ci sono giunti solo pochi documenti.
Il culto per il santo rimase sempre vivo e nel XV secolo Benedetto Corbelli, ricco Padovano, probabile discendente del primo Corbelli, fece erigere, con il consenso di Papa Innocenzo VIII, un nuovo edificio nella zona fra Mira Taglio e Mira Porte in ricordo dell’antica costruzione ormai distrutta dalle guerre. A commemorare la benedizione della prima pietra vi è una lapide collocata nella parte sinistra della facciata.
La chiesa prese il titolo di “parrocchiale” e fu sottoposta alla pieve di Borbiago con la giurisdizione della famiglia Corbelli. Il primo parroco ad esercitare la propria fede fu Antonio Rossetto.
L’attuale costruzione si presenta molto diversa rispetto all’origine: l’edificio quattrocentesco presentava una facciata romanica con il protiro e il campanile incorporato nell’abside. Nel ‘600 la chiesa fu ampliata, furono aggiunte le due navate e realizzata una nuova abside. Nell’800 fu costruita la nuova facciata con elementi stilistici neorinascimentali. Il piccolo campanile fu sostituito da una nuova costruzione più alta e distaccata. Le variazioni maggiori furono apportate all’interno, soprattutto dalla seconda metà del ‘900, con la sistemazione degli altari, la sostituzione dell’antico organo e la chiusura di alcune porte. Durante il ‘900 si decise di demolire nuovamente il campanile, dichiarato pericolante, e di costruirne uno nuovo, inaugurato nel 1939.
GAMBARARE DI MIRA- VENERDÌ 8 DICEMBRE LA PROCESSIONE DELLA "MADONNA DEI CAVALLI"
Venerdì 8 dicembre alle
14, 30 a Gambarare di Mira si celebrerà la tradizionale processione della
"Madonna dei Cavalli”.
Tra le novità di quest’anno ci sarà la partecipazione
alla processione degli Araldi del Vangelo devoti della Madonna di Fatima, in testa alla processione ci sarà il parroco
monsignor Luigi Casarin.
La processione
della "Madonna dei cavalli" sarà preceduta alle 14 in chiesa a
Gambarare dai canti dei vespri.
Una tradizione che
da secoli si ripete con il passaggio del corteo religioso della statua della
Madonna posta su un carro trainato da cavalli che dalla chiesa di San Giovanni
Battista arriva fino a Piazza Vecchia e
poi torna al duomo.
Al termine della processione sarà proposta una ricca
pesca di beneficenza il cui ricavato sarà devoluto alle iniziative e al sostegno
della scuola materna parrocchiale San Giuseppe di Gambarare.
lunedì 4 dicembre 2017
ASSALTO DEI LADRI ALLA CASSAFORTE DELLA KALORGAS DI MIRA
Erano quasi riusciti a scardinare la cassaforte dal muro, ma l'incursione è stata resa vana dall'antifurto e soprattutto dal custode della struttura, che nella notte tra domenica e lunedì, intervenendo, è riuscito a mettere in fuga una batteria di ladri che aveva messo nel mirino la sede della Kalorgas spa, azienda attiva nella vendita e distribuzione di Gpl con sede in via Boldani a Borbiago di Mira. L'obiettivo dei delinquenti era la cassaforte della società: gli intrusi sono entrati in azione quando oramai era notte inoltrata.
"I danni sono ingenti - dichiarano dalla sede
dell'azienda - tra porte scardinate e tutto il resto. I ladri però sono stati
indotti a scappare. Hanno avuto poco tempo". I delinquenti si sono mossi
con ben poca "delicatezza", facendo molto rumore. Il sistema d'allarme
alla fine ha segnalato la loro presenza e il custode si è accorto che qualcosa
non stava andando per il verso giusto. I malviventi stavano lavorando sodo per
impossessarsi della cassaforte, ma hanno dovuto abortire il raid non appena
hanno capito che di lì a poco sul posto si sarebbero portate le pattuglie delle
forze dell'ordine. Cosa che è puntualmente avvenuta. "I carabinieri hanno
effettuato i rilievi - sottolineano dall'azienda - I malintenzionati hanno
fatto più danni che altro".
venerdì 1 dicembre 2017
COGENERATORE DI GIARE: COMITATO OPZIONE ZERO, "L'AMMINISTRAZIONE DI MIRA È LATITANTE"
Opzione Zero torna alla carica sulla questione del co-generatore di Giare. “Ad ottobre abbiamo presentato all’assessore Maurizio Barberini e al Sindaco Marco Dori un dossier molto approfondito su tutte le anomalie tecniche e autorizzatorie di questo impianto”, si legge in una nota del comitato. "Però ad oggi, a oltre due mesi di distanza e nonostante i solleciti, non abbiamo ricevuto ancora nessuna risposta dall’amministrazione comunale. Un comportamento quanto meno irrispettoso verso i cittadini della zona, e non coerente rispetto agli impegni presi in campagna elettorale dallo stesso sindaco”. Nel dossier si spiegano i motivi per i quali il co-generatore è fuori norma, a cominciare dal fatto che l’impianto di teleriscaldamento per il recupero dell’energia termica non è mai stato realizzato. Ma proprio il recupero del calore prodotto costituiva presupposto obbligatorio per poter installare un impianto di co-generazione in zona agricola tramite dichiarazione di inizio attività, una procedura estremamente agevolata. La certezza della mancata fornitura di acqua calda alle case e alle attività produttive circostanti viene proprio dai proprietari degli edifici medesimi, i quali mediante autocertificazione hanno dichiarato di scaldarsi con impianti autonomi.
C’è poi la questione del vincolo ambientale del PALAV (art. 21a) del quale non si è tenuto in debito conto, e il problema dei mancati controlli sulle emissioni gassose provocate dalla combustione di olio combustibile di origine vegetale e animale che arriva con autocisterne provenienti dalla Slovenia e dall’Ungheria. “Abbiamo fornito all’Amministrazione tutti gli elementi e le indicazioni normative per poter intervenire in autotutela e far chiudere il co-generatore visto che la difformità tra il progetto presentato e quanto realizzato è palese e consistente –continua Opzione Zero– ma l’impianto continua a bruciare a tutto spiano. Se il Comune non agisce nonostante abbia l’obbligo di vigilare sulle opere realizzate nel suo territorio, allora si profila una situazione di inadempienza”. Intanto per avere risposte ufficiali, la consigliera comunale di Mira in Comune Lavinia Vivian ha presentato in questi giorni una interpellanza, ed è certo che la discussione sarà accompagnata dalle proteste degli abitanti della zona. Opzione Zero per parte sua depositerà a breve un esposto al GSE, alla Guardia di Finanza, e ad altri enti competenti affinché verifichino se il mancato recupero del calore si possa configurare come frode a scapito dei contribuenti, visto e considerato che con molta probabilità il gestore dell’impianto sta incassando i contributi pubblici relativi alla produzione di energia elettrica tramite co-generazione con fonti rinnovabili.
C’è poi la questione del vincolo ambientale del PALAV (art. 21a) del quale non si è tenuto in debito conto, e il problema dei mancati controlli sulle emissioni gassose provocate dalla combustione di olio combustibile di origine vegetale e animale che arriva con autocisterne provenienti dalla Slovenia e dall’Ungheria. “Abbiamo fornito all’Amministrazione tutti gli elementi e le indicazioni normative per poter intervenire in autotutela e far chiudere il co-generatore visto che la difformità tra il progetto presentato e quanto realizzato è palese e consistente –continua Opzione Zero– ma l’impianto continua a bruciare a tutto spiano. Se il Comune non agisce nonostante abbia l’obbligo di vigilare sulle opere realizzate nel suo territorio, allora si profila una situazione di inadempienza”. Intanto per avere risposte ufficiali, la consigliera comunale di Mira in Comune Lavinia Vivian ha presentato in questi giorni una interpellanza, ed è certo che la discussione sarà accompagnata dalle proteste degli abitanti della zona. Opzione Zero per parte sua depositerà a breve un esposto al GSE, alla Guardia di Finanza, e ad altri enti competenti affinché verifichino se il mancato recupero del calore si possa configurare come frode a scapito dei contribuenti, visto e considerato che con molta probabilità il gestore dell’impianto sta incassando i contributi pubblici relativi alla produzione di energia elettrica tramite co-generazione con fonti rinnovabili.
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