“Il
tornado e il terremoto non ci hanno distrutto…ci hanno unito”. Con questo
slogan venerdì un gruppo di volontari della Protezione Civile di Mira,
accompagnati dalle assessore Orietta Vanin e Linda Naletto, è sceso nelle
Marche per offrire sostegno alla popolazione colpita dai recenti sismi del
centro Italia.
Mira non dimentica dunque l’ondata di solidarietà ricevuta dopo quel terribile 8 luglio 2015, con concreti aiuti economici pervenuti anche dallo stesso centro Italia, e ora intende ricambiare quel grande slancio di generosità.
I volontari sono partiti all’alba con tre mezzi per raggiungere Belmonte Piceno, piccolo Comune in provincia di Fermo, dove si contano circa 500 abitanti e ben 70 case inagibili. Le scosse del 24 agosto, 26 ottobre, 30 ottobre e 15 gennaio hanno costretto moltissime famiglie ad abbandonare i propri tetti, portando anche alla chiusura della scuola comunale.
Il Comune di Mira ha dunque stretto un simbolico gemellaggio con Belmonte, consegnando al sindaco Ivano Bascioni decine di scatoloni contenenti beni di prima necessità, giocattoli, articoli per la scuola ma anche cibo e coperte per i tanti animali scappati dopo le scosse. Tutto materiale raccolto a Mira nelle scorse settimane.
“Ricordiamo bene quanto è stata importante per noi la solidarietà delle persone che ci hanno aiutato quando abbiamo subìto il tornado – ha sottolineato l’assessora Vanin -. Per questo motivo abbiamo aderito al progetto promosso dai nostri meravigliosi volontari, impegnandoci a diffondere la voce per raccogliere più materiale possibile. Grazie al responsabile Franco, all'impegno di Annamaria e di tutti gli altri”.
“Al terremoto bisogna reagire con forza, come abbiamo fatto noi affrontando il tornado – aggiunge l’assessora Naletto -. Bisogna ripartire e guardare avanti. Siamo vicini a Belmonte Piceno, siamo onorati e contenti di poter dare il nostro supporto e la nostra solidarietà”.
“Io posso solo che ringraziare chi ci sta aiutando – sono le parole del sindaco di Belmonte, Ivano Bascioni -. Adesso l’emergenza è finita e stiamo pensando alla ricostruzione. Grazie al Comune di Mira e alla Protezione Civile per la solidarietà che hanno portato e per la speranza che ci hanno dato. Si ricomincia da qui per andare avanti e per dimenticare tutto quello che è successo”.
Mira non dimentica dunque l’ondata di solidarietà ricevuta dopo quel terribile 8 luglio 2015, con concreti aiuti economici pervenuti anche dallo stesso centro Italia, e ora intende ricambiare quel grande slancio di generosità.
I volontari sono partiti all’alba con tre mezzi per raggiungere Belmonte Piceno, piccolo Comune in provincia di Fermo, dove si contano circa 500 abitanti e ben 70 case inagibili. Le scosse del 24 agosto, 26 ottobre, 30 ottobre e 15 gennaio hanno costretto moltissime famiglie ad abbandonare i propri tetti, portando anche alla chiusura della scuola comunale.
Il Comune di Mira ha dunque stretto un simbolico gemellaggio con Belmonte, consegnando al sindaco Ivano Bascioni decine di scatoloni contenenti beni di prima necessità, giocattoli, articoli per la scuola ma anche cibo e coperte per i tanti animali scappati dopo le scosse. Tutto materiale raccolto a Mira nelle scorse settimane.
“Ricordiamo bene quanto è stata importante per noi la solidarietà delle persone che ci hanno aiutato quando abbiamo subìto il tornado – ha sottolineato l’assessora Vanin -. Per questo motivo abbiamo aderito al progetto promosso dai nostri meravigliosi volontari, impegnandoci a diffondere la voce per raccogliere più materiale possibile. Grazie al responsabile Franco, all'impegno di Annamaria e di tutti gli altri”.
“Al terremoto bisogna reagire con forza, come abbiamo fatto noi affrontando il tornado – aggiunge l’assessora Naletto -. Bisogna ripartire e guardare avanti. Siamo vicini a Belmonte Piceno, siamo onorati e contenti di poter dare il nostro supporto e la nostra solidarietà”.
“Io posso solo che ringraziare chi ci sta aiutando – sono le parole del sindaco di Belmonte, Ivano Bascioni -. Adesso l’emergenza è finita e stiamo pensando alla ricostruzione. Grazie al Comune di Mira e alla Protezione Civile per la solidarietà che hanno portato e per la speranza che ci hanno dato. Si ricomincia da qui per andare avanti e per dimenticare tutto quello che è successo”.
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