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domenica 12 marzo 2017

"MIRA IN COMUNE" SI PRESENTA IN VAPORETTO: SINISTRA, COMITATI, AMBIENTE ANCORA SENZA CANDIDATO SINDACO


le portavoce della lista: Stefania Porchia, Lavinia Vivian, Katarzyna Dobrowolska

Ha scelto il Vaporetto ormeggiato in riviera Matteotti a Mira Porte, la lista Mira in Comune per presentarsi alla città in vista dell'imminente competizione elettorale. La compagine che vuole andare oltre la tradizionale constituency della sinistra non ha ancora un candidato a sindaco, nè il logo e nemmeno ufficializza la lista dei possibili consiglieri comunali -in via di formazione- ma sabato mattina ha voluto assicurare la propria partecipazione ai nastri di partenza del voto in virtù di un progetto di città: «Siamo un laboratorio politico e amministrativo, con un'anima sociale, solidale e ambientalista», dicono le portavoce Lavinia Vivian, Stefania Porchia e Katarzyna Dobrowolska. «Le nostre radici affondano nella galassia di comitati, associazioni e organizzazioni del territorio rivierasco»: in prima fila, infatti, tra gli altri stanno i rappresentanti delle aggregazioni impegnate sul fronte dell'idrovia, della Romea commerciale, della ricostruzione post tornado, di Opzione Zero.
Accanto alla società civile, i partiti politici: Sinistra Italiana, Possibile, Rifondazione Comunista e la civica Mira 2030, alcuni dei quali reduci dall'esperienza "Mira Fuori dal Comune". Ora la dizione che riecheggia il successo dal basso di Barcelona: un programma in divenire, espressione di cittadinanza attiva improntata ai beni comuni, ai diritti, alla cultura. «Conta più cosa fare, che non chi lo farà», dice Lavinia Vivian "giustificando" il ritardo nella definizione della figura del candidato sindaco. Alcuni riferimenti nell'appello agli elettori sono chiari: «Stiamo con chi si è battuto contro le grandi opere e la devastazione ambientale, a chi si è impegnato non per la "buona scuola" ma per una scuola davvero pubblica e di qualità, da chi si è attivamente opposto al progressivo smantellamento dell'ospedale di Dolo, a chi si è speso contro il Jobs Act e la precarizzazione del lavoro, da chi si è dedicato alla costruzione di reti eque, solidali e sostenibili abili, a chi si è adoperato per la difesa dell'acqua pubblica e della Costituzione, per restituire protagonismo ai giovani, per l'accoglienza di chi è in fuga dalla guerra e dalla fame, per dare supporto a bambini, anziani e diversamente abili». Anche la location utilizzata durante la conferenza va in questa direzione: «Il Brenta è l'elemento identificativo di Mira e delle sue frazioni; ma è anche acqua, quindi vita, ed è soprattutto un elemento unico del nostro territorio che, se tutelato e valorizzato nel modo giusto, può diventare un’enorme risorsa», prosegue Vivian. In arancione a ricordare la stagione dei sindaci progressisti, Mira in Comune sta già mettendo in cantiere incontri pubblici e iniziative a sorpresa per coinvolgere i cittadini nel tentativo di “cambiare musica” in città: il candidato sindaco, la lista dei consiglieri e il simbolo arriveranno.

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