La seduta del consiglio comunale di ieri sera ha discusso l'interpellanza di Mira in Comune, presentata lo scorso novembre, a proposito di Forte Poerio e di altri spazi da riconsegnare alla pubblica utilità. «Un tema che ci sta particolarmente a cuore - dice la consigliera Lavinia Vivian - e per questo abbiamo voluto trasformare l'interpellanza in una mozione che facesse prendere all'amministrazione alcuni impegni formali». Ma la maggioranza consiliare ha respinto il provvedimento. Le richieste di Mira in Comune vertevano sulla prosecuzione degli interventi di pulizia e ripristino del decoro e della fruibilità degli spazi verdi attrezzati, provvedendo alla regolare apertura e chiusura quotidiana dell'accesso; sul mantenimento in buono stato delle strutture e degli impianti acquisiti (escludendo ogni ipotesi di smantellamento); sull'avviamento di un dialogo con associazioni e soggetti del territorio interessati a costruire progetti di destinazione per il Forte che privilegino l'uso pubblico e sociale del bene; soprattutto, il gruppo che fa capo alla Vivian intendeva vincolare la giunta a non emettere bandi che comportino l'affidamento a terzi della gestione di Forte Poerio e delle sue pertinenze, prima della conclusione del percorso evocato.
Se altre opposizioni, dal M5S a Mira Siamo Noi, hanno supportato l'iniziativa, la maggioranza - afferma Vivian - «pur di non votare la mozione ha accampato scuse irreali»: gli esponenti del PD e i loro alleati hanno sostenuto che non fosse indispendabile votare la mozione in oggetto, in quanto «ridondante» avendo la proponente ottenuto una risposta scritta riguardo i lavori già in corso. Inoltre i consiglieri eletti con la coalizione di Dori hanno detto a più riprese «di non avere la bacchetta magica», avendo ricevuto le chiavi del Forte dalla cooperativa Primavera solo lo scorso 26 marzo e attraversato un periodo meteorologicamente avverso. Più che altro, il sindaco Dori ha fatto riferimento a un quadro in mutazioni, per cui le richieste vincolanti non possono essere garantite al di là della carenza di risorse. «Il Partito Democratico - commenta Lavinia Vivian - ci accusa di voler mettere "bandierine" politiche sul Forte. Ma faccio presente che non ci piace giocare a Risiko, non abbiamo bisogno di bandierine e riflettori, bensì unico interesse è restituire quel luogo alla cittadinanza il prima possibile».
Secondo Mira in Comune, «il buonsenso ha perso un'occasione per salvaguardare il patrimonio rappresentato da Forte Poerio in questa fase delicata di riappropriazione da parte del Comune a beneficio della collettività. Forte è la delusione per l’esito della mozione, riguardante un tema che aveva tenuto banco anche in campagna elettorale e per il quale avevamo chiesto ed ottenuto impegno formale da parte del sindaco. Sono tanti i segnali di attesa da cittadini comuni e da organizzazioni che non vedono l’ora di poter riutilizzare quest’area». Esiste infatti già un progetto grafico e operativo di massima nato da un gruppo di lavoro sorto negli scorsi mesi.
Nel corso dell'assemblea cittadina, è stata ricostituita la commissione Pari Opportunità, che si avvale di tre elementi. Due fanno capo alla maggioranza, con Valentina Favaro e Daniele Bisson, e uno alla minoranza con la stessa Lavinia Vivian. Nei giorni scorsi è arrivata anche la nomina della nuova addetta stampa del Comune, la giornalista Francesca Bellemo, già collaboratrice della Nuova Venezia, del Fatto Quotidiano e di Gente Veneta, oltre che comunicatrice del sindaco Dori durante la campagna elettorale 2017.
Nessun commento:
Posta un commento