In merito al rapporto epistolare tra il sindaco di Mira Dori e quello di Venezia Brugnaro avvenuto a mezzo stampa, il gruppo
consiliare del MoVimento 5 Stelle di Mira rileva che "la visione estremamente riduttiva di Dori è lo specchio dell’agire della sua giunta, così spenta e senza visione progettuale futura per la città, che in merito al turismo la colloca come dormitorio turistico per alleviare la vicina città d’acqua e patrimonio dell’Unesco, attraverso la stazione di Porta Ovest di Oriago, progetto fortemente voluto dal partito con cui ora Dori amministra la comunità. Era un progetto nato per soddisfare le necessità dei pendolari, lavoratori e studenti, che da queste zone si recano verso Mestre e Venezia: sono state realizzate grandi opere impattanti e costose, tra queste proprio la stazione di Oriago Porta Ovest. A regime avrebbe dovuto garantire un treno per Venezia-Mestre ogni venti minuti, ma a distanza di anni ai cittadini rimangono le ferite delle opere eseguite, una linea mai completata realmente. E soprattutto resta il deserto della nuova stazione di Oriago, in cui i pochi treni fermano solo su richiesta perché non utilizzata a causa della sua solitaria collocazione".
Continua la nota del M5S: "Di questa importantissima questione non una parola da parte del sindaco, nessuna dichiarazione o richiesta alla Regione e a Sistemi Territoriali affinché venga garantita la piena attuazione del progetto iniziale. Insomma, nessuna partecipazione alle difficoltà dei cittadini che egli amministra. Ricordiamo bene i proclami del sindaco in campagna elettorale: parlava di rilancio dell’area della gronda lagunare dal punto di vista turistico, di promozione di un importante sito archeologico come quello esistente a Dogaletto -l’abbazia di Sant’Ilario risalente al IX secolo- con percorsi ciclabili e segnaletica ad hoc. Ora invece, nel suo complesso di promozione del territorio e del suo sviluppo economico, riduce Mira ad un parking per turisti mordi e fuggi, che fortemente stride con le roboanti promesse di un anno fa".
Elisa Benato, Michele Pieran e Sabrina Cervi si chiedono: «Ma il sindaco Dori non vede cosa succede al di là del confine a Venezia? Non si rende conto della velocità con cui la mala gestione di tale fenomeno sta rapidamente ammalando le limitrofe Marghera e Mestre e la ormai, forse, perduta Venezia? Nessun progetto di offerta di qualità, nessun programma di sviluppo turistico basato sulle non poche potenzialità del meraviglioso territorio mirese, delle sue eccellenze». Per contro, riflettono i tre consiglieri stellati, «la nostra è una visione diversa nella forma e nella sostanza. Mira possiede ricchezze artistiche, architettoniche e paesaggistiche a potenziale altissimo. La vicinanza con il grande polo di Venezia
non deve essere un alibi per scomparire alla sua ombra. Essa ha una sua specificità che si deve cogliere e valorizzare: ancora di più, Mira si può candidare come leader dell’offerta turistica e culturale della Riviera del Brenta. La promozione turistica di un territorio passa per la concertazione delle politiche di marketing territoriale, per il coinvolgimento di tutti gli operatori turistici e dell'indotto per un'offerta di servizi congrua, che comprenda anche la massima valorizzazione delle tipicità locali e la salvaguardia degli antichi mestieri».
Considerando che oggi è in crescita la richiesta da parte del turista di percorsi alternativi a quelli fino ad ora usuali, e che il viaggiatore ha la volontà di vivere il luogo che visita, assaporarne usi, costumi, tradizioni, gli esponenti dell'opposizione ravvisano "la necessità di iniziare un percorso di progettazione e realizzazione di prodotti turistici alternativi, come ad esempio creare situazioni di rievocazione storica all’interno delle Ville, dove il turista possa partecipare attivamente, oppure percorsi nel territorio, passando per vari luoghi significativi, intrecciando storia, arte, gastronomia, tradizioni e natura per portare il turista a vivere a 360° quello che Mira offre". Non manca l'attacco al sindaco metropolitano: "Contemporaneamente, non si possono non commentare le rampogne del mega sindaco Brugnaro con la classica battuta “da che pulpito arriva la predica?": egli evoca il proprio doppio ruolo di sindaco cittadino e metropolitano. Dove vive, quando sfoglia un giornale? Venezia è un luogo devastato! Troppo turismo, troppe persone arrivano indipendentemente dalla loro capacità di spesa. Non si può pensare di dilapidare in pochi anni un patrimonio di arte
e cultura millenario". E ce n'è ancora per il primo cittadino di Mira: "Le proposte del parcheggiatore Dori servono solo ad aumentare tale gestione ignobile del turismo. Questi due sindaci senza una visione contemporanea sono una calamità. Il turismo deve essere inteso come volano di ricchezza sia economica che culturale per il territorio, non una discesa degli Unni! Scrivetevi, cari sindaci, ma ricordatevi che state amministrando un patrimonio né vostro né metropolitano, bensì un patrimonio dell’umanità", conclude la dichiarazione del MoVimento 5 Stelle.
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