Il consiglio comunale di Mira ha approvato ieri l'assestamento di bilancio, che permette di liberare 1.866mila euro per opere che la città attende da tempo. «Abbiamo mantenuto la parola data», commenta il sindaco Dori. «L’ampliamento della scuola Peter Pan comprende anche altri interventi di messa in sicurezza della scuola. Un intervento che va incontro alle esigenze dei bambini, delle loro famiglie e dei docenti». In particolare, potranno disporre di risorse economiche certe il tanto atteso ampliamento della scuola materna Peter Pan con 250mila euro, compreso il certificato prevenzione incendi; la manutenzione straordinaria degli impianti di illuminazione per 150mila euro; il completamento del finanziamento per il parcheggio di via Mocenigo e per i pontili di Oriago per 104mila euro. Nell’operazione rientrano, inoltre, la manutenzione e l’acquisto di attrezzature ludiche per i parchi con 30mila euro (oltre ai 60mila messi a disposizione nel corso del 2017) e la manutenzione dei cimiteri con 30mila euro.
E ancora: la manutenzione straordinaria dei ponti e della viabilità e altri importanti interventi come quelli previsti per gli impianti sportivi dello stadio Marco Parma e del tennis Valmarana. «Abbiamo ridotto il peso dei mutui - sottolinea il primo cittadino - e messo in cantiere molti progetti per la città. Ora attendiamo, e auspichiamo, che il governo sblocchi le risorse della Legge Speciale per compiere altri investimenti sul territorio». Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore al Bilancio Fabio Zaccarin: «Nonostante la carenza cronica di risorse destinate agli enti locali, l’amministrazione Dori nel primo anno di mandato tra il bilancio approvato a dicembre e l’assestamento di ieri sera ha destinato nel 2018 circa 7 milioni euro per le manutenzioni straordinarie, per la viabilità, per le scuole, per gli impianti sportivi, per i parchi, per i cimiteri e per la pubblica illuminazione, senza aver acceso alcun mutuo, ad eccezione di quello per le attività di manutenzione straordinaria della scuola Goldoni di Oriago».
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