Meno rifiuto secco possibile e una raccolta differenziata più puntuale e attenta, in sinergia tra comuni limitrofi: questo è l'obiettivo degli Assessorati all'Ambiente di Mira e Dolo che con l'introduzione del "Sistema Porta a Porta" stringono sempre più il cerchio sui furbetti. Spuntano infatti risvolti inaspettati dall'incrocio dei dati. A quasi un anno dall'introduzione del sistema a Dolo e dopo alcuni anni di consolidata prassi nel comune di Mira, gli Assessori all'Ambiente delle due Amministrazioni presentano alcune osservazioni comuni e lanciano un appello congiunto alla cittadinanza per continuare l'importante impegno per una raccolta sempre più esemplare.

Annoso problema inoltre sono i rifiuti che finiscono nei corsi d'acqua e comportano per l'amministrazione delle spese ingenti per il recupero e lo smaltimento. Un esempio: il Comune di Dolo paga 40 mila euro l'anno per raccogliere i rifiuti galleggianti sullo sgrigliatore di Ponte Cavalli e sotto il ponte di Via Garibaldi. In più tutti i rifiuti che sono abbandonati a margine dei cassonetti e non correttamente conferiti vengono smaltiti nell'indifferenziato che ha un costo di smaltimento molto alto (147 euro a tonnellata): costi che gravano sulle tasche dei cittadini onesti.
Introducendo il "Sistema Porta a Porta" le amministrazioni hanno avuto anche l'occasione di riscontrare delle incongruenze tra le utenze registrate e le banche dati, evidenziando così la presenza di un non indifferente numero di posizioni irregolari: il 6% a Dolo, il 10% a Mira.«Alcuni appartamenti – spiega l'assessore all'Ambiente di Mira Maurizio Barberini – risultano avere le utenze chiuse ma invece affittano in nero, spesso a turisti di passaggio, i quali però i rifiuti li producono lasciandoli all'esterno dei contenitori. I vicini se ne accorgono e fanno la segnalazione al Comune che provvede ad inviare degli ispettori per le verifiche del caso. Altri casi vengono osservati dagli svuotamenti: alcuni contenitori sono vuoti e risultano vuoti per un anno intero. Le motivazioni possono essere molte, ma abbiamo cominciato a fare le ispezioni e ad avviare i primi accertamenti. Nel comune di Mira abbiamo registrato 2 mila utenze su 21 mila con zero svuotamenti l'anno. Dove li buttano i rifiuti questi cittadini?».
A coloro che verranno identificati in situazione irregolare verrà richiesta la regolarizzazione immediata e il pagamento degli arretrati degli ultimi cinque anni. In caso di mancato pagamento la pratica viene passata all'agenzia delle entrate. Mentre per coloro che vengono identificati come autori dell'abbandono di rifiuti su suolo pubblico a Mira è in vigore la multa di 500€ + ulteriori 100€ per il ripristino del suolo pubblico e a Dolo si stanno predisponendo gli atti per aumentare l'importo delle sanzioni.
«Le segnalazioni dei cittadini sono molte – aggiunge Barberini – riceviamo foto e video e per ciascuna coinvolgiamo i vigili e gli ispettori ambientali. Ma abbiamo anche molti cittadini virtuosi che sono impegnati in prima persona nel monitoraggio del territorio e nella lotta all'abbandono dei rifiuti. Contiamo molto sulla sensibilità dei cittadini e nella condivisione di questa sfida importante per l'ambiente».
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