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domenica 15 maggio 2022

MARCO DORI SINDACO DI MIRA: PRESENTAZIONE DELLE LISTE DI SOSTEGNO

Armonia, volontà, soddisfazione. I sentimenti sprigionati a mezzogiorno di oggi, alla presentazione delle liste che sostengono la mia rielezione a sindaco di Mira, sono univoci: segretarie e segretari, candidate e candidati, le loro famiglie e tanta parte della società civile mirese si è ritrovata a villa Widmann per voler confermare l’amministrazione di centrosinistra altri cinque anni. Sono grato alle forze politiche che mi sostengono e a quelle civiche con cui da tempo collaboriamo: chiedo fiducia e una quota di futuro perché tanto abbiamo fatto, ma tanto ancora dobbiamo fare. Andremo frazione per frazione, per strade, fiumi e campi, con spirito di servizio e notes in mano: la parola che mi sta più a cuore è “persone”, da trattare con onestà intellettuale, rispetto e senza raccontare favole. Assieme a me ha parlato Articolo Uno, la cui segretaria Irene Salieri ha presentato le donne e uomini della sinistra plurale che formano la lista: «Le difficoltà e le crisi di questi anni – ha detto Irene – sono stati fattori disgreganti, latori di disagio sociale e impongono di non lasciare indietro nessuno. Anche per questo è necessario il dialogo con le parti sociali, dei lavoratori e delle imprese, avendo come bussola i valori e i beni comuni». Fabio Zaccarin, capolista di Azione, ha usato la metafora del «vino nuovo negli otri nuovi» per spiegare la novità rappresentata anche a Mira dal partito che fa capo a Calenda: giovane il programma, ispirato al piano Next Generation EU; giovani tante e tanti candidati, preparati ed entusiasti. «La diversità – ha osservato Fabio – in una coalizione così ampia è un valore, e con l’impulso del sindaco la sintesi sarà necessaria». A portare la voce della lista Dori sindaco sono stati Stefano Lorenzin e Chiara Poppi: una lista che ha raggiunto la parità di genere al suo interno, perché «le donne che candidiamo sono attive nel volontariato, nelle professioni, nella società. Hanno una visione di comunità». A tal fine soccorre il doppio voto di preferenza, purché a candidate e candidati di due generi differenti. Necessaria, al fine di portare a termine i progetti avviati, è la continuità amministrativa per due mandati, che a Mira non accade dagli anni Settanta.
Dal canto suo Enzo de Lorenzi, segretario comunale del Partito Democratico ricorda che il PD «ha scommesso nel progetto Dori cinque anni fa, quando era un giovane civico con motivazioni indivudiali forti, idee chiare, e impegno nel mondo progressista». Enzo ha sottolineato l’importanza di fruire per la prima volta dei fondi della Legge Speciale per Venezia, grazie a un emendamento che ho materialmente scritto assieme al vicesindaco Gabriele Bolzoni. Infine Raffaele Ciriello dei Riformisti di Italia Viva ha argomentato che il suo gruppo «si oppone al conservatorismo e all’immobilismo, agendo verso il rinnovamento sociale, economico e politico. Riformisti anche per ottenere un’immagine coerente della città, che vuole essere la porta d’accesso a Venezia in quanto un terzo del proprio territorio è lagunare». Con Dori e non per Dori, dice Raffaele, perché «i percorsi si attuano al fine di raggiungere obiettivi, non per una persona. Nel sindaco riconosciamo due elementi di riformismo: la capacità di intrattenere relazioni con gli enti sovracomunali al fine di risolvere le questioni aperte nel territorio, e di trasformare pragmaticamente le idee in progetti». Anche per questo le singole identità «vanno integrate, non snaturate». Iniziata ufficialmente la campagna elettorale in vista del voto del 12 giugno, chiediamo a tutte e tutti di profondere passione, impegno, concretezza e ascolto al fine di riconfermare questa amministrazione per portare a termine il lavoro iniziato cinque anni fa!

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