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venerdì 21 aprile 2017

CONFERIMENTO CITTADINANZA ONORARIA AL REGGIMENTO LAGUNARI “SERENISSIMA" DEL COMUNE DI MIRA -SCATTA LA POLEMICA DEL GRUPPO CONSILIARE "MIRA FUORI DEL COMUNE"



Immediata la presa di posizione di Mira Fuori del Comune, che attacca duramente la Giunta grillina: «La scelta di conferire la cittadinanza onoraria al reggimento dei Lagunari, cioè a un reparto di un esercito professionale, è un fatto politico gravissimo. Tanto più se tra le motivazioni vengono esplicitamente richiamati l'impegno e il “tributo” nelle cosiddette “missioni di pace” in Kosovo, in Iraq o in Afghanistan.
 Il sindaco e la giunta non possono non sapere che queste sono state e sono tutt'ora vere e proprie missioni di guerra che hanno provocato il massacro di intere popolazioni con centinaia di morti e feriti, oltre che la distruzione totale di quei paesi. A queste missioni i reparti dell'esercito italiano hanno preso parte in aperta violazione dell'art. 11 della Costituzione, tanto cara al sindaco Alvise Maniero, così come più volte denunciato dagli stessi onorevoli grillini in Parlamento».
Per Mira Fuori del Comune, conferire la cittadinanza onoraria ai Lagunari significa mistificare una volta di più le guerre degli ultimi decenni, quelle stesse guerre che in nome della lotta preventiva al terrorismo e degli aiuti umanitari sono in realtà state scatenate per difendere precisi interessi economici e geostrategici degli Stati Uniti e dagli alleati occidentali, Italia compresa.
«Non sappiamo se questa scelta sia dettata più da insipienza politica o da opportunismo elettorale –rincara la dose il caopogruppo di MFC Mattia Donadel- ma proporre una delibera di questo tipo nell'ultimo consiglio comunale, all'indomani della Festa della Liberazione, e soprattutto in un momento in cui i venti di guerra soffiano sempre più forti nello scenario internazionale, è totalmente inaccettabile e oltraggioso per una comunità come quella di Mira che tanto ha dato alla Resistenza contro il nazifascismo, e che sempre si è schierata contro la guerra e per la pace. Il sindaco ci ripensi e ritiri immediatamente questo atto».

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