Un comunicato del MoVimento 5 Stelle esprime "grande preoccupazione" per il fatto che "ancora una volta in pochi mesi l'oleodotto ha subito un’altra manomissione con probabile tentativo furto di materia prima, causando lo sversamento del gasolio nelle acque dell’idrovia e nel terreno circostante". L’allarme ambientale era scattato già a fine giugno e -scrive il gruppo consiliare M5S- "questa volta come la precedente la conoscenza di quanto accaduto, per i cittadini e consiglieri, è avvenuta solo grazie agli organi di informazione. Infatti, nessun comunicato ufficiale nel sito del Comune è stato pubblicato da parte del sindaco, sia a riguardo dello stato di inquinamento, sia rispetto alle azioni intraprese per la bonifica della zona interessata, né a giugno né ora".
Continuano Elisa Benato, Michele Pieran e Sabrina Cervi: "L’assessore Barberini annuncia un nuovo incontro lunedì prossimo del sindaco per individuare strategie efficaci. Ciò vuol dire che a giugno non erano state trovate? Quasi quotidianamente questa amministrazione annuncia telecamere, eppure abbiamo lasciato un’eredità importante, progettando e concordando con Carabinieri e forze dell'ordine, finanziando pesantemente controlli di sicurezza (telecamere targhe ed ambientali) per la registrazione delle auto che entrano ed escono dalle principali arterie di Mira che, evidentemente, dopo oltre sei mesi l'amministrazione PD deve ancora girare la chiave ed accendere. Ogni sistema deve essere adottato per prevenire disastri ecologici i cui danni reali non conosciamo, perché trasparenza e informazione verso i cittadini, non è evidentemente un argomento interessante per l’amministrazione Dori". Pertanto, concludono i Cinque Stelle, "invitiamo il sindaco a prendere immediati provvedimenti e a rendere pubblici i dati in suo possesso rispetto lo stato di gravità dell’inquinamento, passato e attuale"
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