«L'unica fake news è il tesoretto. Come il mostro di Loch Ness, tutti lo cercano, nessuno lo trova». Usa il sarcasmo il sindaco Marco Dori per rispondere ai
rilievi del gruppo consiliare del M5S: «Gli avanzi di amministrazione, o tesoretto come qualcuno li ha chiamati senza sapere cosa sono, non sono altro che la somma di incapacità di spesa e vincoli di bilancio, e non si possono usare come fossero una carta di credito. Ormai lo sanno tutti. Sul fatto poi che i Comuni li possano usare, lo dobbiamo a due recenti sentenze della Corte Costituzionale e alla battaglia condotta dall'ANCI. Il governo non ha ancora stabilito nulla a proposito, ha fatto un'apertura che non poteva non fare: ma non c'è ancora alcunché di certo. Lo vedremo nella prossima finanziaria». Il primo cittadino critica anche lo stop al bando periferie: «Ha messo in grave pericolo il progetto della Città Metropolitana per la ciclabile di Marano, e a proposito del quale anche negli ultimi giorni arrivano indiscrezioni negative, dal momento che pare non ci sarà alcun ripensamento». Valorizzare il patrimonio inutilizzato è uno strumento finanziario e tutti i Comuni d'Italia lo devono fare, proprio per sopperire al calo dei trasferimenti e per sostenere gli investimenti. Conclude Dori: «Se questo famoso tesoretto fosse stato realtà, lo avremmo già speso lo scorso anno. Infine, per quanto riguarda i progetti e i cantieri, parlano i fatti: penso al ponte di Mira Taglio e alle pensiline, che sono rotte da anni, non da qualche settimana. Il tempo per sistemarli prima c'era tutto, noi in pochi mesi abbiamo fatto e approvato il progetto e abbiamo avviato la gara. Le opere pubbliche non sono figlie di nessuno, se non dei cittadini che le aspettano da anni».
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