MIRA – Nessuno reclama il suo cadavere. Da 40 giorni il cinese 63enne Kui Lu King si trova in una cella frigorifera dell’obitorio dell’ospedale di Dolo. La sera del 10 ottobre è stato investito e ucciso sul colpo da un autocarro a Giare di Mira, sulla strada Romea.
Il colore della sua pelle diventata scura dopo un incidente di cucina ha lo aveva fatto passare per una persona di origine africana e dalla pelle nera. Il fatto che si trattasse effettivamente di un cinese è emerso solo il giorno successivo, dopo una più attenta ispezione cadaverica. Il cinese, per curarsi le ferite, si lavava ogni giorno la faccia con una miscela di acqua e caffè. In tal modo la sua pelle diventava ogni giorno più scura.
L’uomo era senza permesso di soggiorno ed era ospite di connazionali all’interno di una vecchia abitazione rurale posta a pochi metri dal luogo dove è stato investito e ucciso. Se nessuno reclama il suo corpo, a chi tocca ora accollarsi le spese per la sua sepoltura. Essendo deceduto a Mira e avendo in tale comune il suo luogo di residenza, seppure abusivo, secondo la direzione dell’ospedale di Dolo la funzione spetterebbe proprio all’amministrazione comunale mirese.
domenica 20 novembre 2016
DA 40 GIORNI ALL'OBITORIO DI DOLO: NESSUNO RECLAMA IL CINESE " AFRICANO "
MIRA – Nessuno reclama il suo cadavere. Da 40 giorni il cinese 63enne Kui Lu King si trova in una cella frigorifera dell’obitorio dell’ospedale di Dolo. La sera del 10 ottobre è stato investito e ucciso sul colpo da un autocarro a Giare di Mira, sulla strada Romea.
Il colore della sua pelle diventata scura dopo un incidente di cucina ha lo aveva fatto passare per una persona di origine africana e dalla pelle nera. Il fatto che si trattasse effettivamente di un cinese è emerso solo il giorno successivo, dopo una più attenta ispezione cadaverica. Il cinese, per curarsi le ferite, si lavava ogni giorno la faccia con una miscela di acqua e caffè. In tal modo la sua pelle diventava ogni giorno più scura.
L’uomo era senza permesso di soggiorno ed era ospite di connazionali all’interno di una vecchia abitazione rurale posta a pochi metri dal luogo dove è stato investito e ucciso. Se nessuno reclama il suo corpo, a chi tocca ora accollarsi le spese per la sua sepoltura. Essendo deceduto a Mira e avendo in tale comune il suo luogo di residenza, seppure abusivo, secondo la direzione dell’ospedale di Dolo la funzione spetterebbe proprio all’amministrazione comunale mirese.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)



Nessun commento:
Posta un commento