Non ci sono i presupposti logistici per accogliere altri
profughi; abbiamo già raddoppiato la quota di ospitalità stabilita in origine
con la Prefettura. Le strutture di Mira sono sature». Il sindaco di Mira Alvise
Maniero negli ultimi anni ha gestito l'accoglienza di circa 160 profughi a
Mira, distribuiti in piccoli gruppi. Un gruppo ospite all'ostello di Giare
gestito dalla cooperativa Città Solare, un altro accolto nella Casa S. Raffaele
di via Riscossa gestita dalla Caritas, e infine l'ultimo gruppo arrivato, forse
il più numeroso, a Malcontenta, ospite di due strutture ricettive.
«Da noi l'accoglienza funziona perché ha delle regole ha però ribadito il sindaco - chiediamo che queste regole vengano rispettate come noi rispettiamo le difficoltà vissute dalle persone a cui diamo ospitalità».
«Da noi l'accoglienza funziona perché ha delle regole ha però ribadito il sindaco - chiediamo che queste regole vengano rispettate come noi rispettiamo le difficoltà vissute dalle persone a cui diamo ospitalità».
La protesta dei
profughi di Malcontenta ha suscitato comunque molte polemiche, non ultima la
Lega Nord che attraverso il segretario Stefano Deppieri ha commentato: «Risulta
ormai evidente a tutti come il problema sia diventato di ordine pubblico e sia
stato mal gestito da questa amministrazione grillina».
«Mi preoccupa il fatto
che un partito come la Lega Nord che si sta candidando alla guida di Mira ha
risposto Maniero - non abbia ancora idea di come funzioni il sistema
dell'accoglienza e non sappia che i flussi vengono gestiti esclusivamente dalla
Prefettura in accordo con le cooperative, senza possibilità da parte dei Comuni
di intervenire».
Resta il fatto comunque che Mira, in base agli accordi
iniziali con la Prefettura, avrebbe dovuto ospitare circa una settantina di
profughi mentre ad oggi ne accoglie più di 160. «Le strutture di Mira sono
sature ha ribadito il sindaco - Non possiamo permetterci l'accoglienza di
ulteriori migranti e lo abbiamo già comunicato anche ufficialmente con una
lettera al Prefetto
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