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martedì 25 ottobre 2016

COMUNICATO SEGRETARIO LEGA NORD MIRA

Stefano Deppieri Segretario della Lega Nord di Mira 

Come era facilmente prevedibile la gestione dei  migranti a Mira sta sfuggendo di mano a questa amministrazione. Stefano Deppieri Segretario della Lega Nord di Mira commenta così la protesta dei profughi avvenuta a Malcontenta.
Quest’anno abbiamo raggiunto il record di arrivi sulle coste italiane (150 mila presenze da inizio anno) ed i primi responsabili di questa invasione sono Renzi ed Alfano che con la loro politica, incoraggiano le partenze, con la complicità dell’Unione Europea che non si fa carico del problema.
La gestione è diventata  un business ed esiste la precisa volontà di importare manodopera a basso costo.
Risulta ormai evidente a tutti come il problema sia diventato di ordine pubblico e sia stato mal gestito da questa amministrazione grillina.
In molti abbiamo partecipato alla riunione del 21 settembre 2015 a Malcontenta dove il Sindaco Alvise Maniero e l’assessore Francesca Spolaore dichiaravano che avrebbero accolto solo donne e bambini, garantendo la sorveglianza a tutela dei cittadini. A differenza di quanto accaduto nel Comune di Quinto di Treviso dove cittadini ed amministrazione si sono opposti con successo all’insediamento di nuovi profughi determinando di fatto la cacciata del Prefetto, qui a Mira le proteste dei residenti di Malcontenta sono cadute nel vuoto e la soluzione di chiudere porte e finestre con lucchetti da parte dei responsabili della cooperativa lede la dignità di queste persone.
La solidarietà deve avere un senso e deve mirare a dare una prospettiva di vita, fermo restando che chi non ha il diritto di restare se ne deve tornare a casa. Ricordiamo infatti che solo una domanda su 10 di asilo è stata accolta dai profughi che temporaneamente alloggiano dal 2011 dall’Ostello a Colori di Giare.
Non vorremmo che questa amministrazione si illudesse di accettare i 500 euro a immigrato previsti all’interno dell’ultima Finanziaria. 500 euro bastano, conti alla mano, alla sopravvivenza di queste persone per soli 13 giorni, ricadendo in definitiva l’onere sulle spalle dei contribuenti miresi


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