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giovedì 28 febbraio 2019

COGENERATORE DI GIARE, LA LISTA MIRA IN COMUNE: "L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON STA CON I CITTADINI"

La lista Mira in Comune critica il comportamento dell'amministrazione comunale in merito al cogeneratore di via Onari a Giare. «Si preoccupa di più dell'impresa privata che gestisce l’impianto piuttosto che della salute dei cittadini», è il commento della consigliera comunale Lavinia Vivian alla seduta del consiglio comunale di martedì sera, durante il quale è stata respinta la mozione presentata dal gruppo e che chiedeva la rimozione dell’impianto sulla base di varie difformità delle opere realizzate rispetto a quelle di progetto. «Abbiamo chiesto perché il Comune non abbia ancora effettuato l’ispezione che il consiglio aveva richiesto con voto unanime più di un anno fa. Non solo non abbiamo avuto alcuna risposta in merito, ma abbiamo definitivamente appreso che la maggioranza non ha alcuna intenzione di procedere in tal senso perché questo significherebbe accertare ufficialmente il segreto di Pulcinella: e cioè che non si tratta di un cogeneratore ma di un semplice motore termoelettrico che non poteva e non doveva essere realizzato in quel posto.
Di fronte a quello che si configura come un abuso edilizio o comunque una difformità delle opere realizzate il Comune potrebbe imporre la loro rimozione. Una responsabilità politica che l’amministrazione non vuole prendersi preoccupata della reazione dell'azienda piuttosto che dei danni alla salute per i cittadini». Secondo Mira in Comune è «grave inoltre che l’amministrazione abbia goffamente glissato sulla regolarità o meno della posa delle tubature avvenuta a metà dello scorso novembre. La Giunta ha deciso di spendere altri 8mila euro di soldi pubblici incaricare uno studio ambientale professionale affinché indaghi sulla regolarità dell’impianto – continua la capogruppo Vivian – peccato che dopo tre mesi non si sappia ancora a che titolo la società abbia fatto questi lavori. Su tutta questa vicenda i fatti in realtà sono molto chiari e tutte le informazioni sono già in possesso degli uffici e del dirigente competente da molto tempo; è sufficiente metterle in fila. Noi di certo non ci fermiamo qui: vogliamo che sia fetta piena luce».

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